Il prezzo del petrolio greggio WTI rimane piatto, ma ci pensa il gas naturale ad attirare l'attenzione con un nuovo allungo verso i 4,3 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI sta proseguendo nella sua opera di consolidamento e si mostra molto piatto sul target di 78 dollari al barile. Difficilmente la commodity riserverà una sorpresa nel corso di questa chiusura settimanale.
Il gas naturale, invece, ha vissuto alcune sessioni di scambio alquanto frizzanti, tenendosi stabilmente sopra i 4 dollari prima di tentare un allungo fino alla resistenza intermedia di 4,32 dollari. A questo target ha fatto seguito un lieve arretramento, ma il gas resta ancora chiaramente rialzista.
Precisamente, al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 78,35 dollari al barile e il gas naturale pass di mano a 4,156 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI rimarrà quasi certamente in fase di consolidamento entro la ristretta area laterale che va dai 78 ai 78,8/79,2 dollari al barile.
L’obiettivo resta il ritorno agli 80 dollari tondi già testati appena due giorni fa, ma evidentemente il mercato ha percepito l’importanza di un percorso di consolidamento/accumulazione per evitare più ampi arretramenti.
Lo scenario ribassista, infatti, scatterebbe in qualsiasi momento dopo un calo sotto i 78 dollari attuali e verso i 76,5 dollari al barile. Ulteriori arretramenti oltre quest’ultima soglia di prezzo rischiano di accelerare il downtrend verso l’EMA a 200 giorni, a quota 73,94 dollari.
Il prezzo del gas naturale passa di mano sulla soglia di 4,15 dollari e ampiamente sopra l’obiettivo rialzista principale che aveva causato tanti arretramenti e incertezze.
Tutti gli indicatori tecnici SMA ed EMA rimangono particolarmente favorevoli e la materia prima rimarrà certamente in territorio rialzista anche nel caso di un nuovo ritracciamento sotto i 4 dollari tondi.
Tuttavia, nell’analisi odierna preferisco ipotizzare un mantenimento del supporto attuale e una seconda ripresa volta a riconquistare i target di 4,2$ e spingersi verso i 4,32/4,35$.
In questo scenario, il gas naturale avrebbe conquistato nel giro di poche sessioni di scambio il supporto principale di 4 dollari e quello successivo di 4,2 dollari, con la possibilità di chiudere definitivamente la lunga stagione ribassista avviata esattamente due anni fa.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.