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L’Indice del Dollaro USA (DXY) si è mantenuto vicino a 99,60 durante la sessione asiatica di venerdì, mostrando movimenti limitati nonostante i commenti hawkish del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. La stabilità del Greenback riflette l’aumento delle aspettative di un taglio dei tassi a dicembre, che contrastano il tono prudente della Fed.
Secondo il CME FedWatch Tool, i trader ora prevedono una probabilità del 71% per un taglio dei tassi a dicembre, in aumento rispetto al 66% di un giorno prima ma in diminuzione rispetto al 91% della settimana scorsa. Powell ha osservato che i responsabili delle politiche potrebbero dover attendere dati economici aggiornati prima di adeguare la politica, poiché la persistente chiusura del governo statunitense ha interrotto i report ufficiali.
La Fed ha votato 10–2 per abbassare il tasso di riferimento di 25 punti base, portandolo in una fascia compresa tra il 3,75% e il 4,0%. La decisione ha messo in luce una divisione interna: il governatore Stephen Miran era favorevole a un taglio di 50 punti base, mentre il presidente della Fed di Kansas City, Jeffrey Schmid, preferiva non intervenire.
Powell ha sottolineato la sfida continua della banca centrale di bilanciare il controllo dell’inflazione con il sostegno all’occupazione.
Le trattative tra il presidente Trump e Xi si sono concluse con l’accordo degli Stati Uniti di ridurre le tariffe sui beni cinesi al 47% anziché al 57%, mentre la Cina si è impegnata a limitare le esportazioni di fentanyl, aumentare gli acquisti statunitensi di soia ed allentare le restrizioni sui terreni rari, mosse che potrebbero offrire un sollievo temporaneo al sentiment di mercato.
L’Indice del Dollaro USA (DXY) è scambiato vicino a 99,61, prolungando il rimbalzo dopo aver superato una linea di tendenza discendente chiave a 99,35. Il breakout conferma un orientamento rialzista a breve termine, supportato dall’incrocio della 50-EMA sopra la 200-EMA — un segnale spesso interpretato come un cambio di momentum a favore degli acquirenti.
Sul grafico a 4 ore, il DXY ha formato una serie di minimi crescenti, a indicare un miglioramento del sentiment, poiché i trader riducono le aspettative di un taglio dei tassi a seguito dell’ultima mossa della Fed. L’RSI a 71 segnala condizioni di ipercomprato, suggerendo che una breve fase di consolidamento o una correzione verso 99,35–99, -98,90 potrebbe verificarsi prima di ulteriori guadagni.
Se il momentum persiste, il prossimo obiettivo di rialzo si trova vicino a 100,23, seguito da 100,63, dove resistenze precedenti si allineano con la struttura della linea di tendenza più ampia.
La coppia GBP/USD è scambiata vicino a 1,3133 dollari, prolungando il declino dopo aver superato al ribasso un supporto chiave a 1,3163 dollari. Il momentum ribassista rimane intatto poiché il prezzo si mantiene al di sotto della 50-EMA (1,3273 dollari) e della 200-EMA (1,3377 dollari), confermando una pressione ribassista sostenuta.
L’RSI a 30 segnala condizioni di ipervenduto, suggerendo un potenziale rimbalzo a breve termine, anche se il sentiment resta debole a causa della forte presenza del dollaro. I supporti immediati si trovano a circa 1,3080 e 1,3023 dollari, mentre le resistenze sono fissate a 1,3163 e 1,3246 dollari.
Una chiusura decisiva al di sotto di 1,3080 dollari espone a 1,2965 dollari, mentre una ripresa sopra 1,3246 dollari potrebbe indicare un rally da copertura corta. In generale, i ribassisti mantengono il controllo in vista dei primi giorni di novembre.
La coppia EUR/USD è scambiata vicino a 1,1558 dollari, oscillando nei pressi del limite inferiore del canale discendente. L’azione dei prezzi resta debole al di sotto della 50-EMA (1,1618 dollari) e della 200-EMA (1,1653 dollari), segnalando una persistente pressione ribassista.
La coppia ha ripetutamente fallito nel superare la linea di tendenza discendente vicino a 1,1620 dollari, rafforzando la struttura al ribasso. L’RSI a 37 indica condizioni di ipervenduto moderato, suggerendo uno spazio limitato per ulteriori ribassi prima di un potenziale rimbalzo a breve termine.
Un chiaro rompimento al di sotto di 1,1545 dollari potrebbe esporre il prossimo supporto a 1,1510 e 1,1477 dollari, mentre un rimbalzo sopra 1,1620 dollari indicherebbe i primi segnali di ripresa verso 1,1669 dollari.
Arslan è un MBA in finanza e possiede anche una laurea MPhil in finanza comportamentale. Esperto in analisi finanziaria e psicologia degli investitori, Arslan utilizza il suo background accademico per offrire preziose intuizioni sul sentiment di mercato e sulla probabilità che gli strumenti siano sovraacquistati o sovrasvenduti.