Tradotto con IA
L’Indice del Dollaro USA (DXY) ha superato nuovamente il livello di 98,00 durante le prime negoziazioni di venerdì, raggiungendo 98,20, grazie alla crescente domanda di beni rifugio che ha compensato i deboli dati economici statunitensi. Il rimbalzo segue l’incremento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, inclusi rapporti non confermati su ulteriori attacchi aerei israeliani e la confermata morte del comandante iraniano Hossein Salami.
I dati più recenti sulle richieste di sussidi di disoccupazione indicano un raffreddamento del mercato del lavoro statunitense. Le richieste iniziali sono salite a 248.000 per la settimana conclusasi il 31 maggio, raggiungendo il livello rivisto della settimana precedente. Le richieste continuative sono aumentate a 1.956.000, mentre la media su quattro settimane è salita a 240.250.
I dati del Producer Price Index (PPI) hanno inoltre segnalato un’inflazione contenuta. Il PPI generale è aumentato del 2,6% su base annua a maggio, mentre il PPI core è salito del 3,0%, leggermente al di sotto delle previsioni. I guadagni mensili per entrambi sono stati limitati allo 0,1%.
Nonostante la debolezza economica, il dollaro ha registrato un rialzo in mezzo alle preoccupazioni per il rischio geopolitico. Adesso il mercato osserva l’Indice di Sentiment dei Consumatori dell’Università del Michigan, previsto per oggi, in cerca di ulteriori indicazioni sulle aspettative di inflazione e sulla fiducia dei consumatori.
Il Dollar Index (DXY) si negozia intorno a 98,15, faticando a proseguire il recente rimbalzo dopo aver trovato un supporto temporaneo a 97,96. Il prezzo rimane limitato al di sotto della media mobile esponenziale a 50 periodi, fissata a 98,52, confermando una struttura ribassista a breve termine. Una linea di tendenza discendente, derivante dal massimo di fine maggio, continua a ostacolare eventuali tentativi di rialzo.
Nonostante una breve ripresa, l’indice non è riuscito a superare una resistenza chiave a 98,50, dove in precedenza si è verificata una fase di consolidamento. Il rifiuto intorno a questo livello, unito a massimi decrescenti, segnalano una debole convinzione rialzista.
A meno che il DXY non riprenda il range 98,86–99,22, il rischio ribassista persiste, e i livelli di supporto a 97,60 e 97,30 potrebbero intervenire se i venditori riprenderanno il controllo nelle prossime sessioni.
Il GBP/USD si scambia intorno a 1,3562 dopo aver rimbalzato dalla linea di tendenza ascendente e dal supporto della EMA a 50 periodi, posizionato vicino a 1,3540. Il cambio sta cercando di ritrovare lo slancio rialzista dopo un forte calo dalla zona di resistenza a 1,3632.
Sebbene il prezzo resti al di sopra della EMA a 200 periodi, fissata a 1,3500, recenti massimi inferiori suggeriscono una certa esitazione nei pressi di livelli di resistenza chiave. Un movimento sostenuto al di sopra di 1,3598 rafforzerebbe il caso rialzista, potenzialmente aprendo la via verso 1,3640 e 1,3670.
Dal lato ribassista, una rottura al di sotto di 1,3500 potrebbe esporre il livello di 1,3456. Per ora, il sentiment a breve termine rimane cauto rialzista finché il cambio rispetta la struttura ascendente e rimane allineato con la media mobile.
Il EUR/USD si scambia vicino a 1,1542 dopo un breve ritracciamento dalla zona di resistenza a 1,1615. Nonostante il ritracciamento, il cambio continua a operare all’interno di una tendenza ben definita al rialzo, sostenuta dalla EMA a 50 periodi in crescita, posizionata a 1,1492, e dalla EMA a 200 periodi a 1,1403.
L’azione del prezzo mostra un leggero ritracciamento dopo aver raggiunto un massimo plurisettimanale, ma il supporto chiave a 1,1511 finora è rimasto intatto. Un movimento sostenuto al di sopra di 1,1577 potrebbe riaprire la strada verso 1,1657.
Dal lato ribassista, una rottura al di sotto di 1,1511 esporrebbe la zona di domanda compresa tra 1,1458 e 1,1407. Finché il prezzo rimane al di sopra delle medie mobili e della linea di tendenza, la connotazione rialzista rimane intatta nonostante la volatilità a breve termine.
Arslan è un MBA in finanza e possiede anche una laurea MPhil in finanza comportamentale. Esperto in analisi finanziaria e psicologia degli investitori, Arslan utilizza il suo background accademico per offrire preziose intuizioni sul sentiment di mercato e sulla probabilità che gli strumenti siano sovraacquistati o sovrasvenduti.