Il Petrolio WTI attira alcuni venditori sotto i 75 $ in questa seconda sessione settimanale, a causa dell’attività manifatturiera cinese che ha subito un rallentamento ad agosto.
Il prezzo del Petrolio WTI scambia in territorio negativo, rimanendo sotto pressione a causa delle preoccupazioni per la domanda debole dalla Cina e delle interruzioni delle esportazioni di petrolio dalla Libia. Questi fattori stanno contribuendo a mantenere il mercato del petrolio volatile, con gli investitori che cercano segnali più chiari sulla direzione futura dei prezzi.
Il rallentamento dell’attività economica in Cina continua a pesare sul prezzo dell’Oro nero. La Cina, il più grande importatore di petrolio al mondo, sta affrontando un rallentamento economico significativo, come dimostrato dai recenti dati manifatturieri. L’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) del settore manifatturiero cinese è sceso a 49,1 ad agosto, segnando il livello più basso degli ultimi sei mesi, rispetto alla lettura di 49,4 di luglio. Questo dato non ha solo mancato il consenso di mercato di 49,5, ma ha anche sottolineato un continuo indebolimento della domanda interna e dell’attività economica generale nel paese.
Mentre la domanda debole dalla Cina rappresenta una preoccupazione, le interruzioni dell’offerta dalla Libia stanno fornendo un certo supporto al Petrolio WTI, limitando il ribasso. La produzione di greggio in Libia è stata interrotta a causa dei conflitti in corso tra varie fazioni nel paese, che hanno aggravato le tensioni dal rovesciamento di Muammar Gheddafi nel 2011. Le interruzioni della produzione in Libia hanno storicamente avuto un impatto significativo sui mercati petroliferi globali, data l’importanza del paese come fornitore di greggio.
Le interruzioni in Libia non solo influiscono sulla produzione di petrolio a breve termine, ma creano anche incertezza per il futuro. Se le tensioni dovessero continuare o peggiorare, potrebbero verificarsi ulteriori cali nella produzione, contribuendo a sostenere i prezzi dell’Oro nero nonostante la debole domanda da altre regioni.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 74,39 $, in ribasso dello 0,20% ed in pieno tentativo di rompere l’attuale area di swing rialzista. Infatti, una chiusura settimanale nettamente sotto i 73,50 $ permetterebbe agli orsi di avere finalmente la forza necessaria per raggiungere la zona dei minimi di fine 2023/inizio 2024 nella fascia 69/70 $.
In alternativa, se i tori riusciranno a chiudere sopra i 75 $, probabilmente si vedrebbe un Petrolio WTI più tonico che cercherà di raggiungere i due obiettivi LONG posti rispettivamente a 78 $ e 80 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.