Il Petrolio WTI attrae acquirenti per il secondo giorno consecutivo, nonostante le preoccupazioni relative alle interruzioni dell'approvvigionamento.
Il prezzo del Petrolio WTI ha iniziato la settimana con un andamento positivo, consolidando il rialzo e portandosi sopra i 65 $ al barile durante la sessione europea di martedì. L’Oro nero guadagna oltre l’1,90% su base settimanale, segnando anche la quarta giornata in crescita nelle ultime cinque e raggiungendo il livello più alto da oltre una settimana. La spinta arriva principalmente dall’inasprimento del conflitto tra Russia e Ucraina, che continua a rappresentare un fattore chiave di instabilità per le forniture energetiche globali.
Nelle ultime ore, i droni ucraini hanno colpito infrastrutture energetiche russe, con conseguenze rilevanti: gli impianti messi fuori uso rappresentano circa il 17% della capacità di raffinazione del Paese, pari a 1,1 milioni di barili al giorno. Questo scenario aumenta le preoccupazioni su possibili interruzioni dell’offerta da parte della Russia, il secondo esportatore mondiale di greggio, e contribuisce a rafforzare la domanda di Petrolio WTI sul mercato internazionale.
Tuttavia, gli operatori rimangono cauti in vista di due appuntamenti cruciali: da un lato, la riunione dell’OPEC+, in programma il 7 settembre, che potrebbe fornire indicazioni decisive sulla strategia produttiva del cartello; dall’altro, le imminenti pubblicazioni macroeconomiche statunitensi, attese nei prossimi giorni, tra cui i dati sull’occupazione e l’inflazione, che potrebbero influenzare le decisioni della Federal Reserve in materia di politica monetaria e, di riflesso, la direzione dei prezzi dell’Oro nero.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 65,26 $, in rialzo settimanale dell’1,95%. Dal punto di vista tecnico, il massimo del 6 agosto in area 66,50 $ rappresenta il primo vero ostacolo per i rialzisti. Una rottura convincente di questo livello aprirebbe la strada verso ulteriori guadagni, con i target iniziali posti rispettivamente a 67,50 $ e successivamente intorno al livello annuale dei 68,20 $. Superare quest’ultima resistenza darebbe nuovo slancio al trend rialzista, consentendo al Petrolio WTI di consolidare la propria posizione sopra i massimi di agosto.
Al contrario, in caso di correzione, il primo supporto si trova sul livello chiave dei 64 $, seguito dalla zona di swing LONG dei 63,50 $. Una discesa sotto quest’area potrebbe accelerare la pressione ribassista, riportando le quotazioni verso il livello chiave dei 63 $ e successivamente verso il livello annuale dei 62,38 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.