Il Petrolio WTI è in leggera difficoltà dopo che l'EIA ha evidenziato un forte aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti la scorsa settimana.
Il prezzo del Petrolio WTI interrompe la sua striscia di tre sedute positive, stabilizzandosi intorno ai 70 $ al barile nelle prime ore della sessione europea di giovedì. Il rallentamento è stato innescato da un inatteso incremento delle scorte di greggio statunitensi, che ha riacceso timori sulla dinamica tra domanda e offerta nel breve termine.
I dati pubblicati mercoledì dalla EIA hanno infatti mostrato un incremento settimanale delle scorte pari a poco meno di 7,7 milioni di barili, ben oltre le aspettative del mercato, che prevedevano un calo di circa 2,5 milioni di barili. Si tratta del maggiore aumento da sei mesi a questa parte e ha sorpreso gli operatori, contribuendo a una presa di profitto diffusa sul mercato energetico dopo il recente rally.
Il contesto geopolitico globale continua a esercitare pressioni potenzialmente rialziste sull’Oro nero. Sul fronte sudamericano, il Brasile si prepara a riprendere le esportazioni di greggio verso gli Stati Uniti, dopo che alcuni prodotti petroliferi sono stati esentati dai dazi del 10% introdotti lo scorso aprile. Resta però l’incertezza su eventuali dazi futuri sull’intera materia prima, fattore che ha temporaneamente frenato le spedizioni nel mese di luglio.
Nel frattempo, le tensioni internazionali si intensificano. Il presidente Donald Trump ha minacciato l’imposizione di dazi secondari del 100% alla Russia se non verranno compiuti progressi concreti verso la risoluzione del conflitto in Ucraina entro un periodo di 10-12 giorni, riducendo drasticamente la finestra originaria di 50 giorni. Questa dichiarazione ha alimentato nuove preoccupazioni sull’approvvigionamento globale di Oro nero, soprattutto considerando il peso della Russia nell’export energetico.
Attualmente, il prezzo del Petrolio WTI quota 70,06 $, in leggero rialzo dello 0,09%, avviando un potenziale tentativo di inversione di tendenza dopo essere arrivato a soli 5 pips dal livello annuale dei 70,57 $. Come anticipato, gli orsi stanno preparando il terreno per un nuovo impulso ribassista, in attesa di una chiusura al di sotto del livello chiave dei 70 $. Un break confermato sotto questa soglia potrebbe innescare un’estensione del calo verso il supporto annuale a 68,20 $, primo vero ostacolo prima dell’area critica dei 65,29 $.
Al contrario, un proseguimento del movimento rialzista richiederebbe una chiusura sopra i 70,57 $, con la resistenza posta a 72,00 $ che rappresenterebbe il principale target al rialzo nel breve periodo.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.