Pubblicita'
Pubblicita'

Petrolio Analisi Fondamentale Previsioni per la Settimana dal 12 al 16 Settembre 2016

Da
Barry Norman
Pubblicato: Sep 11, 2016, 13:24 GMT+00:00

Mentre ci avviciniamo rapidamente alla riunione dei paesi produttori, il petrolio greggio chiude la settimana a 45,72. Nonostante il tonfo di quasi il 4%

Petrolio Analisi Fondamentale Previsioni per la Settimana dal 12 al 16 Settembre 2016

Mentre ci avviciniamo rapidamente alla riunione dei paesi produttori, il petrolio greggio chiude la settimana a 45,72. Nonostante il tonfo di quasi il 4% di venerdì imputabile all’attività degli speculatori, il WTI guadagna il 2,88% da inizio settimana. Il Brent chiude a 47,86. Venerdì il prezzo del petrolio si è mosso in ribasso in scia al rafforzamento del dollaro e allo scetticismo sul fatto che il forte calo delle riserve statunitensi della scorsa settimana potesse rappresentare l’inizio di una tendenza. Il mercato chiude comunque la settimana in rialzo in virtù della più forte flessione settimanale di scorte degli ultimi 17 anni circa e dei segnali che fanno pensare a una possibile collaborazione dei principali paesi produttori per un congelamento dei livelli di produzione.

L’impennata di giovedì si è verificata in seguito alla diffusione dei dati dell’agenzia di informazione sull’energia USA, che segnala una contrazione delle riserve di greggio pari a 14,5 milioni di barili, la più forte flessione settimanale dal 1999.

Le riserve di petrolio globali rimangono vicine a livelli record, esercitando una pressione sui prezzi, mentre i trader seguono con attenzione i dati sulle scorte alla ricerca di segnali di una riduzione dell’eccesso di offerta globale. Il calo importante della scorsa settimana, però, è stato visto da trader e gestori di fondi come un evento eccezionale dovuto alle cattive condizioni metereologiche che portato a una parziale interruzione della produzione e impedito le importazioni verso la costa del Golfo.

“La tempesta della scorsa settimana ha provocato interruzioni alla produzione e ritardi alle importazioni” sostiene in una nota il responsabile dell’ufficio ricerca commodity della banca Julius Baer, con sede in Svizzera. “Le operazioni in gas e petrolio nel Golfo del Messico sono per lo più riprese e le petroliere fanno la fila per scaricare. Il calo di scorte è destinato ad essere un evento circostanziato, sarà probabilmente controbilanciato dai forti incrementi della prossima settimana”.
L’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e la Russia continuano a confrontarsi su un possibile congelamento della produzione in vista della riunione che si terrà in Algeria a fine mese. Un eventuale accordo dovrà superare importanti ostacoli: molti paesi già sono vicino a livelli record, mentre l’Iran si è rifiutato di prendere in considerazione un tetto alla produzione con l’intenzione di aumentarla ulteriormente.

Sull'Autore

Pubblicita'