Il greggio ha recuperato parte delle perdite per venire negoziato a quota 43,56, pur rimanendo ben al di sotto della sua recente gamma di oscillazione,
Il greggio ha recuperato parte delle perdite per venire negoziato a quota 43,56, pur rimanendo ben al di sotto della sua recente gamma di oscillazione, con i trader che dubitano del rialzo dei prezzi e della possibilità che i paesi produttori raggiungano un accordo durante l’incontro previsto a settembre. La Russia ha dichiarato che non vede alcuna ragione per ridurre la produzione, dato che i prezzi stanno risalendo. Al contempo, le intenzioni dell’Arabia Saudita sono chiare: Riyad desidera che i prezzi siano stabili prima di annunciare l’offerta di pubblico acquisto per l’Aramco. Il Brent ha raggiunto quota 45,88. Nella giornata di venerdì, il prezzo del greggio è stato spinto in rialzo da quanti sono andati in cerca di occasioni sul mercato petrolifero. Tuttavia, il prolungato eccesso di offerta e l’apprezzamento del dollaro stanno avviando il mercato del petrolio a registrare la settimana peggiore da gennaio.
Negli ultimi giorni, fattori opposti hanno provocato ampie oscillazioni del mercato petrolifero, a cominciare dalle affermazioni della presidente della Fed, Janet Yellen, nella giornata di venerdì, secondo cui la banca centrale degli Stati Uniti potrebbe innalzare i tassi già nelle prossime settimane.
Un flusso costante di dichiarazioni da parte dei principali produttori di petrolio ha contribuito a far aumentare la volatilità. Diversi membri dell’Opec, come l’Iran e l’Arabia Saudita, hanno precedentemente segnalato di non essere entusiasti circa l’idea di una limitazione della produzione. I prezzi stanno, infatti, aumentando, dopo essere crollati ai minimi degli ultimi tredici anni a febbraio.
Per gli analisti, i membri minori dell’Opec, come la Libia e la Nigeria, la cui produzione è stata interrotta per mesi a causa degli attacchi contro gli impianti, potrebbero respingere ogni proposta di limitazione fin quando la loro produzione non sarà tornata a livelli normali.
All’inizio della settimana, la Russia ha reso noto di non essere interessata a un congelamento della produzione ora, dato che i prezzi si aggirano intorno alla soglia dei 50$ al barile.
Prossimi eventi economici da monitorare
5 settembre 2016
| Valuta | Evento | Attuale | Previsto | Precedente | |||
| Stati Uniti – Festa del lavoro | |||||||
| Canada – Festa del lavoro | |||||||
| AUD | Profitti lordi di esercizio delle imprese | -4,7% | |||||
| CNY | Indice Caixin dei direttori degli acquisti del settore dei servizi (agosto) | 51,7 | |||||
Aste di titoli di Stato
Data Ora Paese Asta
6 settembre 11:00 Austria Asta di titoli di Stato
6 settembre 11:30 Regno Unito Asta Gilt con tasso di interesse dell’1,5% e scadenza nel 2026
6 settembre 11:30 Germania Asta di titoli di Stato
7 settembre 10:30 Danimarca Asta di titoli di Stato
7 settembre 11:03 Svezia Asta di titoli di Stato
7 settembre 11:30 Germania Asta Bund del valore di 5 miliardi di euro con tasso di interesse dello 0% e scadenza ad agosto 2026
8 settembre 11:00 Irlanda Asta di titoli di Stato
8 settembre 17:20 Italia Pubblicazione dei dettagli dell’asta di titoli di Stato