Il greggio ha perso 5 punti per toccare quota 43,44, mentre il Brent ha ceduto 15 centesimi per scendere a quota 45,89. Con entrambe le varietà di
Il greggio ha perso 5 punti per toccare quota 43,44, mentre il Brent ha ceduto 15 centesimi per scendere a quota 45,89. Con entrambe le varietà di petrolio sul margine superiore della loro gamma di oscillazione, ci si aspetta che i trader comincino a spingere il prezzo in ribasso per riscuotere gli utili.
Nella giornata di ieri, il Brent ha guadagnato il 3,56%, seguendo l’andamento al rialzo del greggio negoziato sul Nymes, che è aumentato del 4,30% per raggiungere i 43,49$ al barile, il massimo dal 22 luglio. Il petrolio ha continuato a essere caratterizzato da volatilità, provocata dalle dichiarazioni dell’Arabia Saudita, secondo cui un prossimo vertice dell’Opec potrebbe discutere della “stabilizzazione del mercato petrolifero”, da attuarsi mediante una riduzione della produzione.
I trader hanno valutato una serie di fattori che influenzano il settore dell’energia, tra cui le previsione dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie) sul petrolio. L’Aie ha sostenuto che il mercato petrolifero si avvia al riequilibrio, ma ha anche tagliato le previsioni sulla domanda di greggio per il 2017. Al contempo, l’Opec ha rivisto in lieve rialzo le sue proiezioni sull’aumento della domanda di petrolio nel 2016, portandole a a 1,22 milioni di barili al giorno.
Il petrolio è stato sostenuto dalle dichiarazioni rese dal ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, Khalid al-Falih, nella giornata di giovedì. al-Falih ha affermato che i paesi produttori di petrolio si riuniranno nel prossimo mese in Algeria per discutere delle possibili misure di stabilizzazione del prezzo del greggio. Il petrolio è stato sostenuto anche dalle previsioni dell’Aie, secondo cui, verso la fine dell’anno, si realizzerà un maggiore equilibrio tra domanda e offerta. Il prezzo del petrolio è ancora più basso di circa l’1,25% rispetto al picco raggiunto nel mese di giugno. L’aumento delle scorte e l’incremento della produzione che supera il consumo pesano, infatti, sul prezzo del greggio.
L’ultimo rapporto mensile dell’Opec, pubblicato nella giornata di mercoledì, ha mostrato che, nel mese di luglio, l’Arabia Saudita ha prodotto 10,67 milioni di barili. In Cina, nello stesso mese, la produzione di greggio è scesa dell’8,1% su base annua, raggiungendo un minimo su base giornaliera che non si registrava dall’ottobre del 2011. I prezzi bassi limitano gli incentivi per il mantenimento in attività di alcuni pozzi nel quarto produttore di petrolio nel mondo.
Secondo quanto affermato dal rapporto dell’Opec, l’Arabia Saudita collaborerà con i membri dell’Opec e con i produttori esterni al cartello per contribuire a stabilizzare il mercato petrolifero. Tra un mese, dovrebbe svolgersi in Algeria un incontro informale dei paesi produttori di petrolio.
Secondo il rapporto dell’Aie, il mercato petrolifero ha iniziato a sperimentare risente del calo della crescita globale e del rimbalzo sperimentato dall’offerta dei paesi che non sono membri dell’Opec.
Prossimi eventi economici di rilievo
Lunedì, 15 agosto 2016
| Paese | Nome | Volatilità | Precedente |
| JPY | Produzione industriale | 2 | -1,9 |
| JPY | Produzione industriale | 2 | 1,9 |
| EUR | Indice dei prezzi all’ingrosso | 2 | 0,6 |
| EUR | Indice dei prezzi all’ingrosso | 2 | -1,5 |
| USD | Indice | 2 | 59 |
Aste di titoli di Stato
| Data | Valuta | Evento | Precedente | |||||
| Lunedì, 15 agosto 2016 | ||||||||
| USD | Asta di titoli di Stato a 3 mesi | 0,305% | ||||||
| USD | Asta di titoli di Stato a 6 mesi | 0,440% | ||||||
| Martedì, 16 agosto 2016 | ||||||||
| USD | Asta di titoli di Stato a 4 settimane | 0,270% | ||||||
| USD | Asta di titoli di Stato a 52 settimane | 0,550% | ||||||
| Giovedì, 18 agosto 2016 | ||||||||
| USD | Asta TIPS a 5 anni | |||||||