Nella giornata di oggi, il greggio ha perso altri 66 centesimi per toccare quota 45,22. Il Brent viene negoziato a quota 47,48, ben al di sotto del
Nella giornata di oggi, il greggio ha perso altri 66 centesimi per toccare quota 45,22. Il Brent viene negoziato a quota 47,48, ben al di sotto del livello atteso dei 50$ a causa del numero di pozzi petroliferi attivi che, come riportato da Baker Hughes nella giornata di venerdì, continua a salire. I dati sulla produzione negli Stati Uniti, pubblicati nella scorsa settimana, hanno registrato un incremento costante dell’output. Al contempo, la produzione della Russia ha raggiunto i massimi storici.
Negli ultimi tempi, si è parlato talmente tanto di congelamento della produzione o di un taglio all’attività produttiva, che trader, esperti e produttori non sanno più chi abbia detto cosa e quail affermazioni debbano essere prese in seria considerazione. Di fronte a tutte queste congetture si stagliano più di due anni di eccesso di offerta e di crollo dei prezzi.
Fallimenti e declino del settore sono divenuti la nuova normalità, mentre i prezzi hanno tutt’altro che trovato la loro nuova normalità. In picchiata dai 114$ al barile dell’estate del 2014, i prezzi stanno rimbalzando intorno ai 40$. Vi è ben poco per ritenere che troveranno un pavimento: tale questione conduce all’accordo tra Arabia Saudita e Russia.
Qualche giorno fa, in vista dell’incontro dei paesi produttori che si terrà ad Algeri alla fine del mese, Mosca e Riyad hanno convenuto di fare qualcosa per il mercato petrolifero, nella speranza che la retorica possa contribuire a ripristinare l’equilibrio.
Arabia Saudita e Russia hanno entrambe portato la produzione ai massimi storici, decidendo di non aumentare ulteriormente l’offerta in una politica di costi relativamente bassi. La vera domanda è capire se ciò indica che i Russi potrebbero collaborare più strettamente con l’Opec e che le intenzioni dei Sauditi circa un livello dei prezzi sostenibile stiano cambiando.
Quest’ultima ipotesi è di gran lunga la più importante per l’andamento del prezzo nei prossimi due o tre anni. Tuttavia, il costo della produzione di olio di scisto, unito all’incremento dell’output in Iran e Iraq e alla crisi in Venezuela rappresenteranno i veri fattori di determinazione del prezzo che, probabilmente, impediranno un suo notevole aumento.
Prossimi eventi economici di rilievo
13 settembre 2016
Indice ZEW della situazione attuale
Asta di titoli del Tesoro a dieci ann
| CNY | IDE – Investimenti diretti esteri su base annuale | 2 | 4,3 | |
| AUD | Discorso dell’assistine governatore della Reserve Bank of Australia, Kent | 2 | ||
| CNY | Vendite al dettaglio su base annuale | 2 | 10,2 | 10,3 |
| CNY | Produzione industriale su base annuale | 2 | 6 | 6,1 |
| EUR | Indice dei prezzi all’ingrosso su base mensile | 2 | 0,2 | |
| EUR | Indice dei prezzi all’ingrosso su base annua | 2 | -1,4 | |
| EUR | IPC su base annuale | 2 | 0,4 | 0,4 |
| EUR | IPC su base mensile | 2 | -0,1 | -0,1 |
| EUR | IPC su base annuale | 2 | 0,3 | 0,3 |
| EUR | IPC su base mensile | 2 | 0,1 | 0 |
| GBP | IPP input su base mensile | 2 | 3,3 | 0,5 |
| GBP | IPP input su base annuale | 2 | 4,3 | 8,1 |
| GBP | IPP core su base annuale | 2 | 1 | 1,3 |
| GBP | IPP su base mensile | 2 | 0,3 | 0,3 |
| GBP | IPP su base annuale | 2 | 0,3 | 1,1 |
| GBP | IPP core su base mensile | 2 | 0,4 | 0,2 |
| GBP | Indice dei prezzi al consumo su base mensile | 2 | -0,1 | 0,4 |
| GBP | Indice dei prezzi al consumo core su base annuale | 3 | 0,6 | 0,7 |
| GBP | Indice dei prezzi al consumo core su base annuale | 3 | 1,3 | 1,4 |
| EUR | Discorso di Draghi, presidente della Banca Centrale Europea | 3 | ||
| EUR | Indice ZEW del sentimento economico | 3 | 4,6 | 6,7 |
| EUR | 2 | 57,6 | 56 | |
| EUR | Indice ZEW della fiducia nell’economia | 2 | 0,5 | 2,5 |
| USD | 2 | 1,503 | ||
| USD | Documento mensile sul bilancio | 2 | -113 |
Calendario delle aste di titoli di Stato
Data Ora Paese Asta
13 settembre 11:00 Paesi Bassi Asta DSL del valore di 2-3 miliardi di euro con tasso di interesse dello 0% e scadenza a gennaio 2022
13 settembre 11:10 Italia Asta di titoli di Stato
14 settembre 11:05 Norvegia Asta di titoli di Stato
14 settembre 11:30 Regno Unito Asta Gilt con tasso di interesse dello 0,125% e scadenza nel 2046
14 settembre 11:30 Germania Bund del valore di 1 miliardo di euro con tasso di intersse del 2,5% e scadenza a luglio 2044
15 settembre 10:30 Spain Asta di titoli di Stato
15 settembre 11:03 Sweden Asta di titoli di Stato
15 settembre 11:50 Francia Asta di titoli di Stato