Con i trader che hanno deciso di ignorare la possibilità di una riduzione della produzione al prossimo vertice dell'Opec, il greggio ha perso circa 40
Con i trader che hanno deciso di ignorare la possibilità di una riduzione della produzione al prossimo vertice dell’Opec, il greggio ha perso circa 40 centesimi. L’Iran e l’Iraq si rifiutano di limitare la produzione, mentre pare che l’Arabia Saudita stia premendo sugli altri membri del cartello. Il Brent viene negoziato a quota 44,91 e il Wti raggiunge quota 42,63.
Nella mattinata di martedì durante la sessione asiatica, il prezzo del greggio si p mosso in ribasso, spinto dalla riscossione dei profitti generati da un forte rialzo nella notte. Gli investitori sono stati incoraggiati dalla possibilità che l’Opec possa tornare a valutare una limitazione della produzione durante un vertice verso la fine di settembre.
Nella giornata di lunedì, Mohammed bin Saleh al Sada, ministro dell’Energia del Qatar e presidente dell’Opec, ha dichiarato che l’Organizzazione terrà un incontro informale dal 26 al 28 settembre, durante il Forum Internazionale sull’Energia in Algeria.
Le aspettative di un aumento della domanda di greggio nella seconda metà del 2016 si uniscono a una diminuzione della disponibilità, portando gli analisti a concludere che l’attuale fase ribassista attraversata dal mercato petrolifero è solamente temporanea. Il prezzo del petrolio tornerà ad aumentare verso la fine dell’anno.
Diversi membri dell’Opec intendono riproporre l’imposizione di nuovi limiti alla produzione, iniziativa naufragata al vertice di Doha, in aprile. Allora, l’Arabia Saudita affermò che le forze del mercato stavano contribuendo a riportare domanda e offerta in equilibrio. L’Iran pure rifiutò la proposta, sostenendo che avrebbe continuato a produrre fino al raggiungimento dei livelli precedenti all’imposizione delle sanzioni internazionali.
A oggi, la produzione dell’Iran è risalita a 3,6 milioni di barili al giorno, con un incremento di circa 600000 barili dalla rimozione delle sanzioni sul programma nucleare iraniano, nel mese di gennaio. Il governo iraniano afferma che è necessario il raggiungimento di una produzione pari a 4 – 4,2 milioni di barili al giorno prima di acconsentire alla limitazione dell’attività produttiva.
| Valuta | Nome | Volatilità | Precedente |
| AUD | Indice Westpac della fiducia dei consumatori | 2 | -3 |
| AUD | Mutui abitativi | 2 | -1 |
| AUD | Prestiti per investimenti per le abitazioni | 2 | 3,9 |
| USD | Asta di titoli di Stato a 10 anni | 2 | 1,516 |
| USD | Dichiarazione sul bilancio mensile | 2 | 6 |
| NZD | Decisione della Reserve Bank of New Zealand sul tasso di interesse | 3 | 2,25 |
| NZD | Dichiarazione sulla politica monetaria | 3 | |
| NZD | Conferenza stampa della Reserve Bank of New Zealand | 3 | |
| GBP | Indice RICS del prezzo delle abitazioni | 2 | 16 |
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