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Oro, analisi fondamentale settimanale, previsioni – La debolezza del dollaro aumenterà la domanda in oro

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Jan 28, 2019, 19:06 UTC

Questa settimana, i trader dell’oro avranno l'opportunità di confrontarsi con la decisione sui tassi di interesse e la politica monetaria che vorrà intraprendere la Fed. Si prevede che i responsabili della banca centrale lasceranno invariato il tasso di interesse di riferimento. Inoltre, c’è la possibilità che la Fed valuti di porre fine alla sua politica monetaria a favore di un alleggerimento dei bilanci. Entrambe le mosse sono di natura espansiva ed indicano un allentamento della politica monetaria. Ciò potrebbe innescare un calo del dollaro USA, rendendo l'oro, bene valutato in dollari, un asset più attraente.

Oro, analisi fondamentale settimanale, previsioni – La debolezza del dollaro aumenterà la domanda in oro

L’oro ha chiuso in rialzo la settimana, il mercato è stato salvato il venerdì da una brusca frenata del dollaro USA. Il biglietto verde ha espresso debolezza in reazione ad un rapporto secondo il quale la Fed sembrerebbe pianificare alcune modifiche espansive riguardo la propria politica monetaria, e i tassi di interesse resteranno invariati.

Durante la settimana, l’oro ha subito pressioni: della debolezza dei dati economici cinesi, da una prospettiva ribassista sull’economia globale e da previsioni espansive da parte delle banche centrali.

La scorsa settimana, il Comex gold di aprile si è attestato a 1.304,20$, guadagnando 15,30$ con un +1.19%. I guadagni della settimana sono stati generati dall’aumento di 18,30$ del venerdì.

Ad alimentare la vendita del dollaro statunitense è stato un rapporto del Wall Street Journal, secondo il quale i funzionari della Federal Reserve stanno pensando di chiudere le posizioni sui titoli di Stato USA che gravano sul bilancio, una considerazione chiave per gli investitori che sono in attesa di capire fino a che punto la banca centrale andrà a serrare la politica monetaria. Una politica monetaria più morbida avrebbe effetti ribassisti per il dollaro USA e rialzisti per l’oro.

Non è un dato concreto, al momento sono solo speculazioni ,tuttavia, il WSJ ha proseguito dicendo che probabilmente ci sarà un ulteriore esame su quando effettuare la liquidazione durante la prossima riunione del Federal Open Market Committee il 30 gennaio.

“Il grosso del lavoro è stato fatto”, ha detto al Wall Street Journal il 15 gennaio il presidente della Fed di Kansas City, Esther George. “Stiamo aspettando che il comitato raggiunga una comprensione sufficiente di tutte le variabili”.

All’inizio della settimana, l’oro ha subito una flessione dopo che la Cina ha riportato dei dati sul PIL del quarto trimestre più deboli del previsto e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha tagliato le sue previsioni sulla crescita dell’economia mondiale nel 2019 e nel 2020.

Il FMI ha ridotto le previsioni di crescita per il 2019 e il 2020 a causa della debolezza europea e quelle di alcuni mercati emergenti, inoltre ha dichiarato che, se non vi sarà una risoluzione delle tensioni commerciali, l’economia globale potrebbe destabilizzare ulteriormente.

L’oro è stato pressato anche dalle dichiarazioni sulla politica monetaria espansiva e dalle osservazioni della Banca del Giappone e della Banca centrale europea.

Previsioni

Questa settimana, i trader dell’oro avranno l’opportunità di confrontarsi con le decisioni sui tassi di interesse e la politica monetaria che vorrà intraprendere la Fed. Si prevede che i responsabili della banca centrale lasceranno invariato il tasso di interesse di riferimento. Inoltre, c’è la possibilità che la Fed valuti di porre fine alla sua politica monetaria a favore di un alleggerimento dei bilanci. Entrambe le mosse sono di natura espansiva ed indicano un allentamento della politica monetaria. Ciò potrebbe innescare un calo del dollaro USA, rendendo l’oro, bene valutato in dollari, un asset più attraente.

Venerdì, i trader potranno leggere il dato sui salariati dei settori agricoli negli Stati Uniti, si prevede che l’economia abbia creato 165.000 posti di lavoro nel mese di gennaio. Il tasso di disoccupazione potrebbe scendere al 3,8% e la paga oraria media dovrebbe crescere dello 0,3%.

Gli ulteriori report economici saranno: il Conference Board Consumer Confidence e l’ISM Manufacturing PMI.

Le chiave sarà la fine dello shutdown e l’inizio di negoziati commerciali ad alto livello tra funzionari statunitensi e cinesi, negoziati previsti dal 30 al 31 gennaio.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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