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Oro: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – L’inflazione scarsa potrebbe spingere i prezzi al rialzo

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: May 31, 2019, 12:56 UTC

L'attuale price action dell’oro è davvero notevole; perché lo slancio rialzista continui, tuttavia, è necessario che i compratori si tengano alla larga dal dollaro USA.

oro

Venerdì i future sull’oro sono al rialzo e consentono al mercato di chiudere settimana e mese con guadagni significativi; nel mese di maggio i prezzi hanno impiegato diverso tempo per crescere, gli eventi fondamentali erano già lì, ma gli acquirenti dovevano prima stabilire un supporto e una zona di valore.

La price action indica che la value zone  è rappresentata da una zona di ritracciamento tecnico compresa tra $ 1.280,80 e $ 1.261,70. Il supporto è dato da un paio di minimi, $ 1.273,20 e $ 1.274,60.

Oggi l’oro trova sostegno nella minore propensione al rischio, nel calo dei rendimenti dei titoli del tesoro e, soprattutto, nella debolezza del dollaro statunitense. Dietro a questa price action c’è il timore di una recessione globale e il taglio dei tassi di interesse da parte della Fed statunitense.

Dopo una settimana relativamente tranquilla, venerdì il metallo prezioso riprende lo slancio rialzista, dopo che il presidente Trump ha promesso di imporre tariffe su tutte le importazioni messicane, provocando apprensione per un rallentamento economico globale.

Le nuove minacce contro il Messico, sommate all’uscita di dati economici deboli dagli Stati Uniti e alla prolungata disputa commerciale Cina – USA, Uniti, hanno spinto gli investitori verso i titoli del tesoro,  facendo abbassare i rendimenti mentre aumentavano le probabilità di un taglio dei tassi più avanti nell’anno.

Alle 09.45 GMT, l’oro Comex in scadenza ad agosto si attesta a $ 1.302,40, in aumento di $ 10,00 (+0,78%).

Previsione giornaliera

L’attuale price action dell’oro è davvero notevole; perché lo slancio rialzista continui, tuttavia, è necessario che i compratori si tengano alla larga dal dollaro USA.

Il mercato, senza mezzi termini, sta dicendo alla Fed di tagliare i tassi. Finora la Fed, che basa le proprie scelte sui dati, è rimasta tranquilla: sa che le dispute commerciali e le tariffe non sono favorevoli all’economia, ma probabilmente non prenderà iniziativa a meno che non influenzino il mercato del lavoro e l’inflazione. Questo significa che il report sui salari dei lavoratori non agricoli di venerdì prossimo potrebbe diventare il report più importante dell’anno.

Giovedì, un rapporto del dipartimento del commercio ha indicato che l’inflazione negli Stati Uniti, a causa di un forte rallentamento della domanda interna, è stata molto più debole di quanto inizialmente ritenuto nel primo trimestre; questo potrebbe fare ulteriori pressioni sulla banca centrale statunitense per tagliare i tassi di interesse, soprattutto perché l’economia dovrebbe subire un rallentamento nel secondo trimestre.

Venerdì i trader avranno l’opportunità di reagire all’uscita dell’indice Core PCE di aprile, previsto intorno allo 0,2%.

Nel marzo 2018, l’inflazione ha toccato l’obiettivo Fed del 2% per la prima volta dall’aprile 2012; il report di venerdì potrebbe mostrare che attualmente l’inflazione su base annuale si attesta all’1,5%: una percentuale che potrebbe dare alla Fed un motivo in più per tagliare i tassi, portando l’oro al rialzo.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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