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Le azioni statunitensi hanno aperto martedì con movimenti contrastanti, mentre l’S&P 500 ha raggiunto un nuovo record intraday sopra 6.300, supportato da una forte ripresa di Nvidia. I guadagni nel settore tecnologico hanno contribuito a compensare la pressione iniziale derivante dai dati sull’inflazione, che hanno rilevato un aumento dei prezzi al consumo a giugno.
Poco dopo l’apertura, l’S&P 500 era in rialzo dello 0,2%, il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,7%, mentre il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,3%.
L’indice dei prezzi al consumo di giugno è aumentato dello 0,3% su base mensile, portando il tasso annuo al 2,7%, in rialzo rispetto a maggio e in linea con le previsioni degli economisti. Il Core CPI, che esclude alimentari ed energia, è aumentato dello 0,2% su base mensile e del 2,9% su base annua, anch’esso in linea con le aspettative. I dati indicano una nuova accelerazione dell’inflazione, accrescendo l’incertezza sulla politica della Federal Reserve e sugli eventuali effetti delle tariffe in vista della fine dell’estate.
Il settore tecnologico guida l’apertura, con il comparto tecnologico dell’S&P in aumento dell’1,6% – l’unico settore in territorio positivo.
Nvidia ha registrato un balzo del 4,8% dopo aver confermato che prevede di riprendere le vendite dei chip H20 AI in Cina, in attesa dell’approvazione delle licenze da parte del governo degli Stati Uniti. L’annuncio interviene dopo che le restrizioni all’esportazione avevano interrotto le consegne, e gli operatori hanno accolto con favore l’aggiornamento come segnale di una stabilizzazione delle catene di approvvigionamento.
La forza del produttore di chip ha spinto al rialzo i suoi peer, con AMD in aumento di oltre il 7%, Broadcom in crescita del 2,5% e Micron in rialzo del 2%. Anche altre società legate all’IA hanno registrato guadagni iniziali, tra cui Super Micro Computer, Lam Research e Monolithic Power Systems.
Il comparto finanziario è sceso dell’1,1% dopo reazioni miste ai risultati delle grandi banche.
Le azioni di Wells Fargo sono scese di oltre il 5% nonostante un utile migliore delle attese, dopo che la banca ha rivisto al ribasso le previsioni per il reddito da interessi netto dell’intero anno.
JPMorgan ha registrato un leggero calo dopo aver riportato ricavi da trading e investment banking superiori alle attese. Citigroup è salita di quasi il 2% grazie a risultati positivi, distinguendosi in un settore altrimenti debole.
La flessione riflette le preoccupazioni degli investitori circa la compressione dei profitti a fronte di tassi elevati e il dubbio sul fatto che i ricavi da trading e commissioni possano compensare completamente la pressione sui margini. I rendimenti dei titoli di Stato sono rimasti stabili dopo il rilascio del CPI, ma continuano a essere a livelli che pesano sulle azioni sensibili ai tassi.
Con il settore tecnologico in testa e un’inflazione più alta rispetto a maggio, gli operatori osservano attentamente la resilienza oltre i guadagni trainati da Nvidia. I risultati di altre società finanziarie e le forward guidance saranno fondamentali per gli investitori, nel valutare la salute complessiva delle aziende.
Tutte le attenzioni restano puntate sulla prossima mossa della Federal Reserve. Sebbene il CPI odierno non modifichi drasticamente le previsioni, un aumento sostenuto dell’inflazione potrebbe ritardare ulteriori tagli dei tassi nel corso dell’anno. Per ora, lo slancio del settore tecnologico mantiene il controllo del mercato rialzista.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.