L'avversione al rischio attanaglia il cambio euro dollaro in vista della pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti.
Il prezzo dell’euro dollaro continua a oscillare senza una chiara direzione, mantenendo guadagni marginali e restando al di sopra di 1,1550. Le speranze di una tregua in Medio Oriente stanno diminuendo, ma la volatilità del mercato resta contenuta, con gli investitori in attesa del comunicato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti e della decisione della Federal Reserve sulla politica monetaria prevista per mercoledì.
Israele e l’Iran hanno continuato a scambiarsi colpi di arma da fuoco per il quinto giorno consecutivo, con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha esortato i cittadini a evacuare Teheran, prima di lasciare anticipatamente il vertice del G7 per incontrare il Consiglio di sicurezza nazionale. I timori che gli Stati Uniti possano essere coinvolti nel conflitto hanno innescato una reazione di avversione al rischio, spingendo gli investitori verso asset considerati sicuri, come il dollaro statunitense.
La situazione geopolitica, sebbene preoccupante, ha avuto una volatilità limitata sul fiber finora. Gli operatori restano in modalità attendista, concentrandosi sugli eventi imminenti, in particolare la decisione della FED sui tassi di interesse, che potrebbe fornire indicazioni fondamentali per i movimenti futuri dell’euro dollaro. Si prevede che la Federal Reserve mantenga invariato il tasso di interesse di riferimento nel range 4,25%-4,5%, ma gli investitori saranno particolarmente interessati a modifiche nelle proiezioni sui tassi e nella valutazione delle prospettive di crescita e inflazione.
Dal lato europeo, l’indice tedesco ZEW sul sentiment economico ha mostrato un miglioramento inaspettato, salendo a 47,5 a giugno da 26,2 a maggio, superando le aspettative di mercato. Tuttavia, questi dati non sono riusciti a dare un supporto significativo al fiber, con il mercato che rimane focalizzato sui timori legati alle turbolenze tariffarie globali e agli sviluppi geopolitici.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1572, in rialzo dello 0,10% e sul punto di consolidarsi al di sopra il livello annuale 1,1554 che permetterebbe ai tori di poter continuare la propria pressione sul cambio; quindi, un consolidamento sopra 1,1554 confermato spingerebbe l’euro dollaro prima verso il livello chiave 1,1600 e gettare la basi per aggiornare il massimo annuale e dirigersi verso il livello annuale 1,1655.
Viceversa, un ritorno sotto 1,1554 porterebbe ad una falsa rottura LONG che potrebbe spingere il fiber a dirigersi verso il livello psicologico 1,1500, unico grosso ostacolo prima di vedere il cambio raggiungere il livello annuale 1,1422.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.