L'euro dollaro attende i dati NFP dopo aver raggiunto nella sessione di giovedì il massimo degli ultimi due mesi a 1,1495 in seguito alla decisione della BCE.
Il prezzo dell’euro dollaro continua a perdere terreno, attestandosi intorno a 1,1420, in calo rispetto ai massimi delle ultime sei settimane toccati il giorno precedente poco sotto i 1,1500. Nonostante un comunicato della Banca Centrale Europea più aggressivo che aveva rafforzato la valuta unica, gli investitori stanno diventando più cauti in vista della pubblicazione dei dati sulle buste paga non agricole (NFP) degli Stati Uniti di maggio.
Il fiber non è riuscito a trarre supporto dai dati economici favorevoli provenienti dall’Eurozona. Nonostante la revisione al rialzo del Prodotto Interno Lordo (PIL) del primo trimestre, che ha mostrato una crescita dello 0,6%, doppia rispetto alla stima precedente dello 0,3%, l’euro dollaro non ha visto un forte impulso. Inoltre, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono aumentate del 2,3% ad aprile, superando di gran lunga le aspettative che prevedevano una crescita dell’1,4%. Tuttavia, i guadagni sono stati contenuti, con il cambio che ha continuato a perdere terreno sotto i 1,1500.
Questi dati positivi sull’economia dell’Eurozona confermano il tono aggressivo mostrato dalla BCE dopo la sua riunione di politica monetaria di giovedì, in cui ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 2,0%. Tuttavia, la presidente Christine Lagarde ha indicato che la BCE si trova ora “in una buona posizione per gestire le incertezze” e ha suggerito che il ciclo di allentamento monetario potrebbe essere quasi terminato, riducendo le aspettative per futuri tagli.
Nel frattempo, il fiber sta affrontando una pressione ribassista mentre i dati statunitensi mostrano segni di rallentamento economico, soprattutto dopo che i dati sul PIL, la revisione delle stime sugli ordini alle fabbriche e il report ADP sulla crescita dell’occupazione hanno alimentato i timori riguardo alla solidità dell’economia statunitense.
Al momento della scrittura, il cambio euro dollaro quota 1,1419, in calo dello 0,22%, in una fase di consolidamento in attesa dei dati macroeconomici statunitensi, nonostante il trend rialzista in atto. Dal punto di vista tecnico, i compratori attendono una chiusura decisa sopra l’area di resistenza a 1,1450 per rafforzare ulteriormente le proprie posizioni, con obiettivi successivi posti sul livello psicologico di 1,1500 e, a seguire, sulla resistenza annuale a 1,1554.
Al contrario, un ritorno sotto il supporto chiave a 1,1380 potrebbe riattivare la pressione ribassista. In tal caso, i venditori mirerebbero dapprima al supporto annuale di 1,1328 e successivamente al livello strategico di lungo termine a 1,1214.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.