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L’Indice del Dollaro USA (DXY) è sceso intorno a 99,62 USD durante le prime sessioni di trading in Asia, riflettendo un modesto calo del momentum. Il movimento ha coinciso con un indebolimento dei rendimenti dei Treasury USA — in particolare, il rendimento a 30 anni, che è sceso al 5,03% dopo aver raggiunto un massimo del 5,15%, il più alto da novembre 2023.
Questo ritracciamento evidenzia una maggiore cautela, in quanto gli investitori valutano le implicazioni di una prospettiva fiscale statunitense in deterioramento.
Moody’s Investors Service ha declassato il rating creditizio degli Stati Uniti da Aaa a Aa1, applicando il provvedimento per via di un percorso fiscale insostenibile. L’agenzia prevede che il debito federale salirà al 134% del PIL entro il 2035, rispetto al 98% registrato nel 2023.
Il deficit di bilancio previsto si avvicina al 9% del PIL, spinto dall’aumento dei costi degli interessi, della spesa per benefici e da un calo delle entrate fiscali.
La Camera ha approvato con margine il piano di bilancio dell’ex Presidente Trump, che secondo le stime del CBO aggiungerà 3,8 miliardi di USD al deficit. Le misure includono agevolazioni fiscali per i lavoratori che ricevono mance e per i finanziamenti auto, sollevando dubbi sulla sostenibilità del debito a lungo termine.
Il Governatore della Fed, Christopher Waller, ha osservato che tariffe stabili potrebbero sostenere la crescita fino alla fine del 2024, lasciando spazio a possibili tagli dei tassi, un commento che ha ulteriormente messo pressione sul dollaro.
L’Indice del Dollaro USA (DXY) fatica a mantenersi intorno a 99,62 USD dopo aver incontrato resistenza a 100,01 USD. Il rifiuto si è verificato appena sotto la media mobile esponenziale a 200 periodi (200-EMA) a 100,26 USD, aumentando la pressione ribassista poiché il prezzo ora scende al di sotto della 50-EMA (99,97 USD).
La tendenza generale rimane ribassista, limitata da una linea di tendenza discendente formata dai massimi di inizio maggio. Il supporto si trova a 99,35 USD, con un livello di sostegno più profondo a 98,90 USD se questo dovesse cedere.
Se i rialzisti vogliono riprendere il controllo, è necessaria una rottura decisiva sopra i 100,58 USD per invertire il momentum. Per ora, il bias a breve termine resta debole, con i venditori che difendono livelli tecnici chiave e la formazione di massimi inferiori al di sotto della linea di tendenza.
Il GBP/USD sta testando la resistenza a 1,3468 USD dopo essere salita costantemente dalla base di supporto a 1,3399 USD. La coppia ha mantenuto una sequenza di minimi crescenti, rimanendo al di sopra della linea di tendenza ascendente e di entrambe le medie mobili esponenziali — la 50-EMA a 1,3395 USD e la 200-EMA a 1,3324 USD — rafforzando una struttura rialzista.
L’azione del prezzo rimane ordinata, suggerendo una domanda solida. Una rottura e chiusura sopra 1,3468 USD aprirebbe la strada a 1,3513 e 1,3556 USD. Un rifiuto in questo livello, invece, potrebbe riportare la coppia verso il supporto della linea di tendenza.
Gli operatori che monitorano un breakout potrebbero attendere una forte chiusura al di sopra della resistenza per confermare il momentum. Al momento, la tendenza favorisce i rialzisti finché GBP/USD rimane ancorato nella zona compresa tra 1,3390 e 1,3400 USD.
L’EUR/USD continua a consolidare la sua ripresa, scambiandosi a 1,1321 USD dopo aver rimbalzato sia sul supporto della linea di tendenza sia su quello della 200-EMA attorno a 1,1283 USD. L’azione del prezzo sta delineando una chiara serie di minimi crescenti, con la coppia che ora riconquista terreno sopra la 50-EMA (1,1282 USD), segno che il sentiment a breve termine sta diventando più costruttivo.
La resistenza immediata si trova a 1,1363 USD, un livello che i rialzisti dovranno superare per confermare ulteriori aumenti. In caso di rottura, i prossimi obiettivi saranno 1,1425 e 1,1481 USD. Sul lato ribassista, una rottura al di sotto della linea di tendenza ascendente potrebbe invalidare questa struttura ed esporre il livello di 1,1215 USD.
Per ora, gli indicatori tecnici suggeriscono una continuazione della tendenza a condizione che il prezzo rimanga al di sopra della zona di supporto in crescita e della 200-EMA.
Arslan è un MBA in finanza e possiede anche una laurea MPhil in finanza comportamentale. Esperto in analisi finanziaria e psicologia degli investitori, Arslan utilizza il suo background accademico per offrire preziose intuizioni sul sentiment di mercato e sulla probabilità che gli strumenti siano sovraacquistati o sovrasvenduti.