La maturazione del Bitcoin come asset globale, ha aumentato la sua correlazione con le azioni
La classificazione del Bitcoin è ad oggi un esercizio in cui si impegnano i più svariati soggetti, da operatori finanziari, giuristi a burocrati delle Banche Centrali.
A mio personale avviso è un asset poliedicro con aspetti finanziari, tecnologici e giuridici globali, ed è più facile classificarlo a livello di analisi tecnica rispetto a provare ad inserirlo in un contesto di regole che ne violano la sua natura.
In verità il Bitcoin ha una alta correlazione con il mercato azionario, in primis con l’indice S&P500. Nel grafico successivo si può notare come questa correlazione sia cresciuta in corrispondenza del crash del Marzo 2020 ed è durata per oltre 12 mesi fino a Maggio ’21, arrivando ad una divergenza negativa solo nei mesi tra Giugno ed Agosto per poi riprendere la positività.
L’alto tasso di correlazione tra BTC ed il mercato azionario, fa intuire facilmente che non può avere lo stesso ruolo dell’oro, infatti da inizio 2022 a fronte di una correzione di -8,6% del S&P500, di –18% del BTC, il Gold segna un +1,2%.
Altra interessante correlazione l’abbiamo con Eur/Usd, che per chiarezza non ha un alto grado, ma possiamo vedere nel grafico successivo che quando c’è una perdita di valore del dollaro americano si ha una forte crescita del bitcoin, creando così una correlazione positiva. Sul cahrt sono evidenziati due importanti movimenti di BTC, dove ha messo assegno un +1500% nel 2017 e un +580% nel 2020, in corrispondenza di forti movimenti di rafforzamento dell’euro.
Chi detiene grosse somme di stable coin deve prestare attenzione al movimento di Eur/Usd e valutare un risk on switchando su bitcoin o ragionare sul proteggersi con opzioni sul dollaro.
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