Ultima seduta borsistica della settimana che per il nostro FTSEMIB si è chiusa con un ritracciamento dell’indice dello 0,35% e sotto i 43.000 punti e ribassi importanti delle azioni di Prysmian e Lottomatica.
Settimana negativa per il titolo, con Prysmian (PRY) che ha chiuso in calo dell’8,82%. Con questo ribasso registra la peggiore performance dell’anno dopo quella di marzo 2025, quando perse il 18% sullo scoppio della guerra dei dazi. Attualmente il prezzo di PRY quota 81,90€ e, su base mensile, novembre segna un ribasso dell’8,80% dopo sei mesi consecutivi chiusi in positivo. Da inizio 2025, la performance resta comunque solida con un guadagno del +32,80%.
Sul grafico weekly si evidenzia il percorso di Prysmian da gennaio, quando il trend aveva iniziato a inclinarsi prima del crollo di aprile in area 38,40€. Da quel livello è partita una chiara leg up rialzista, caratterizzata da una fase di consolidamento tra maggio e giugno. Da qui successiva accelerazione di PRY fino al massimo storico di 93,06€ toccato due settimane fa.
Osservando il grafico, il crollo della scorsa settimana ha portato alla rottura del canale ascendente. Nella discesa è stato rotto con chiusura sotto anche ill primo supporto vettoriale in area 82,80€. I nuovi livelli di Prysmian da monitorare restano a 71,50€ e 65€. Quest’ultimo passa in corrispondenza della media mobile a 50 periodi.
Settimana di forte pressione per Lottomatica (LTO), che chiude con un ribasso del -10,20%, la peggiore performance dal maggio 2023. Il titolo quota ora 19,20€, in calo anche a novembre del -10,20%, segnando il terzo mese consecutivo negativo. Da inizio 2025, la performance resta comunque positiva con un guadagno del +49,50%.
Sul grafico weekly si evidenzia il movimento discendente iniziato dopo il massimo storico di luglio a 25,24€, con una contrazione complessiva del -23,60%. Durante la settimana, Lottomatica ha rotto il primo supporto in area 20,30€, raggiungendo il livello chiave a 19,50€, dove passa anche la media mobile (Sma 50).
La chiusura sotto questo livello conferma la debolezza del quadro tecnico, con rischio di discesa verso l’area di 17,65€.
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