Tradotto con IA
Ethereum (ETH) è sceso già del 10% nell’ultimo mese, mentre il mercato fatica a superare il recente massimo storico, e il flash crash di venerdì scorso ha ulteriormente oscurato le prospettive a breve termine del token.
La stagione delle altcoin è già iniziata, con token di punta come BNB Coin (BNB) che hanno raggiunto diversi massimi storici, seguendo le orme di Bitcoin.
Il 24 agosto, ETH ha raggiunto un nuovo record di prezzo a 4.953 USD, ma ultimamente non è riuscito a ritestare questo livello, nonostante i flussi netti verso gli exchange-traded funds (ETF) legati alla principale altcoin abbiano registrato miliardi in un breve periodo.
Flussi Netti ETF di Ethereum – Fonte: Farside Investors
Dal 29 settembre all’8 ottobre, gli investitori hanno immesso quasi 2 miliardi di USD in ETF legati a ETH, evidenziando il crescente interesse del mercato e una posizione rialzista sul token.
Nel frattempo, dopo tre giorni consecutivi di flussi netti negativi, inclusa la forte discesa di venerdì scorso, gli ETF sono tornati in territorio positivo, grazie ad ulteriori 400 milioni di USD registrati negli ultimi due giorni.
Il grafico settimanale di Ethereum ha segnalato un forte segnale di vendita, che potrebbe mettere a rischio l’ultimo rally dell’altcoin.
Grafico Giornaliero ETH/USD (Coinbase) – Fonte: TradingView
L’Indice di Forza Relativa (RSI), un indicatore di momentum, è sceso al di sotto della media mobile esponenziale (EMA) a 14 giorni, indicando un cambiamento nella direzione del trend di prezzo.
Le ultime due volte in cui ciò si è verificato, ETH è sceso del 49% e del 63% dopo aver raggiunto la soglia di 4.100 USD due volte. Attualmente il prezzo si trova a quel livello, ma lo sta ritestando dal lato alto poiché l’ultimo trend rialzista ha finalmente portato ETH a un nuovo massimo.
In entrambi i casi, ETH è sceso fino o al di sotto della media mobile esponenziale (EMA) a 200 giorni. Se questo scenario si ripete, la principale altcoin potrebbe scendere a 2.500 USD nel medio termine, con una potenzialità al ribasso del 37,5% rispetto all’attuale livello.
Tuttavia, esiste una linea di tendenza di supporto a 3.500 USD che potrebbe fungere da cuscinetto per eventuali ulteriori ribassi. Ciò si tradurrebbe in una potenzialità al ribasso contenuta, pari al 12,5%, ma rientra comunque nella categoria di un significativo pullback, considerando che il livello precedente era di 4.700 USD.
Si potrebbe prevedere un calo complessivo meno marcato, pari al 25% dal recente massimo, poiché le condizioni di mercato sono migliorate rispetto alle due precedenti occasioni.
Pertanto, il target ribassista di 2.500 USD rappresenterebbe uno scenario catastrofico e non necessariamente l’area più probabile in cui ETH potrebbe atterrare se l’attuale ondata di vendite dovesse persistere.
Il sentiment di mercato resta alquanto negativo, poiché gli investitori dubitano che il peggio sia passato. L’aumento ostile delle tariffe da parte di Trump sui beni importati dalla Cina potrebbe non aver ancora avuto pieno impatto.
La Federal Reserve si riunirà entro la fine del mese per discutere se tagliare nuovamente i tassi di interesse di 25 punti base, come ampiamente previsto dal mercato. Se si optasse per posticipare tale riduzione alla luce degli ultimi sviluppi, ciò potrebbe determinare un drastico calo per le criptovalute, in quanto annullerebbe lo scenario di base atteso dal mercato.
Un simile calo potrebbe verificarsi prima della riunione del FOMC, qualora funzionari della Fed, come il Presidente Jerome Powell, facciano allusioni pubbliche a tale possibilità.
Alejandro Arrieche si specializza nella redazione di articoli di notizie che incorporano l'analisi tecnica per i trader e possiede una conoscenza approfondita dell'investimento basato sul valore e dell'analisi fondamentale.