Bitcoin Risks Drop to $35K: Gli Investitori Si Rifugiano Nelle Stablecoin

Bitcoin (BTC) ha superato oggi il livello dei 90.000 dollari, ma più che l’inizio di una ripresa, questo rimbalzo appare come un potenziale ‘dead cat bounce’.

I dati di Lookonchain hanno indicato oggi che Circle, l’emittente della seconda stablecoin per grandezza, USDC, ha emesso nuovi token per un valore di quasi 18 miliardi di dollari dal crollo del 10 ottobre.

Questo è un segnale che gli investitori stanno ruotando verso le stablecoin in un momento in cui il mercato sta crollando.

L’Indice Paura e Avidità mostra che i partecipanti al mercato sono impazziti subito dopo che il capo della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, ha messo in discussione le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre.

Fear and Greed Index – Fonte: CoinMarketCap

Questo indicatore di sentiment è sceso al livello più basso mai registrato, raggiungendo 11, mentre gli analisti hanno rivisto le loro previsioni per le criptovalute. Le probabilità di un taglio dei tassi sono crollate al 40% poco dopo, per poi recuperare fino a quasi il 90% a seguito di un solido rapporto sull’occupazione della scorsa settimana.

Bitcoin: i Rischi Scendono a 35K se i Venditori Si Presentano Una Volta Raggiunti i 100K

Come accennato in una recente previsione, le probabilità di un forte ribasso per il BTC sono piuttosto elevate dopo che il token è sceso al di sotto della sua media mobile esponenziale a 50 settimane (EMA).

L’ultima volta che ciò si è verificato, la principale criptovaluta ha perso oltre il 60% del suo valore, misurato dal prezzo di chiusura della settimana in cui si è verificato il breakout ribassista.

Grafico giornaliero BTC/USD (Coinbase) – Fonte: TradingView

Un aumento della quantità di stablecoin in circolazione supporta questa ipotesi. Anche se tale potrebbe non essere l’unica ragione per cui una maggiore quantità di USDC sta inondando il mercato. Nuove stablecoin potrebbero essere emesse anche a seguito di un incremento dell’adozione delle criptovalute da parte di istituzioni e privati.

Tuttavia, la tempistica si allinea più con una mossa di rifugio in un momento in cui imperverte la paura.

Il livello dei 78.000 dollari rappresenterebbe un’area chiave da monitorare nel caso in cui il trend ribassista acceleri. Ciò implica un rischio dal ribasso del 14% per il BTC nei prossimi giorni.

Open Interest: i Trader Non Sono Ancora Tornati

La partecipazione dei trader al mercato dei futures rimane fortemente depressa, il che conferma ulteriormente una prospettiva ribassista.

I dati di CoinGlass indicano che l’Open Interest si attesta a 658.000 BTC, in calo del 12,5% rispetto al recente picco. Il 20 novembre, quando l’OI aveva raggiunto il massimo, il BTC era sceso a 80.000 dollari.

Open Interest nei futures BTC – Fonte: CoinGlass

Sembra che in quel momento sia stato aperto un elevato volume di posizioni corte, mentre i ribassisti si posizionavano per un ulteriore forte ribasso. Tuttavia, questo recente calo evidenzia che i ribassisti sono stati messi in difficoltà, spiegando perché il BTC ha ripreso così energicamente.

Ora, sembra tracciata la via per la continuazione del trend ribassista, poiché questo rimbalzo non ha attirato sufficienti acquirenti freschi. In prospettiva, potremmo assistere a un rimbalzo verso i 100.000 dollari per testare nuovamente tale soglia psicologica dal basso.

Se il mercato rifiutasse un movimento sopra questo livello, ciò potrebbe innescare un ribasso verso la fascia dei 78.000 dollari. L’Indice di Forza Relativa (RSI) settimanale è in caduta libera, ma non ha ancora raggiunto livelli estremi. Pertanto, il trend ribassista ha ancora margine per continuare.

Se la storia dovesse ripetersi e assistessimo a un ribasso simile a quello registrato nel 2022, dopo il breakout ribassista del BTC sotto la EMA a 50 settimane, ciò significherebbe che il token potrebbe scendere intorno ai 35.000 dollari.

È difficile immaginare tale possibilità a questi livelli, ma se è già accaduta una volta, può facilmente ripetersi.