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Valute Forex – Stabilità Finanziaria e Rischi Geopolitici

Da:
FX Empire Editorial Board
Aggiornato: Mar 5, 2019, 16:27 UTC

Valute Forex – Stabilità Finanziaria e Rischi Geopolitici Dopo la Grande Crisi Finanziaria 2008-2009, la solvibilità delle più importanti economie del

Valute Forex – Stabilità Finanziaria e Rischi Geopolitici

Valute Forex – Stabilità Finanziaria e Rischi Geopolitici
Valute Forex – Stabilità Finanziaria e Rischi Geopolitici
Valute Forex – Stabilità Finanziaria e Rischi Geopolitici

Dopo la Grande Crisi Finanziaria 2008-2009, la solvibilità delle più importanti economie del pianeta – ovvero la loro capacità di generare le risorse necessarie per far fronte ai debiti contratti nei confronti dei creditori – è divenuta indicatore per eccellenza nel valutare la stabilità finanziaria di un Paese e dunque nel determinare il valore della sua valuta. Tra titoli di Stato e valute vi è infatti una stretta correlazione facilmente ravvisabile nella generale tendenza a vendere questi due strumenti quasi sempre contemporaneamente. A questo proposito vi basti pensare che dal novembre 2009, anno in cui scoppiò la crisi del debito greco, al maggio 2010, data del primo salvataggio ellenico, l’euro andò fortemente a deprezzarsi perdendo contro il rivale statunitense circa il 20%.

Alla luce di quanto appena detto appare quindi evidente come un trader Forex debba preoccuparsi di monitorare costantemente la stabilità finanziaria di ogni paese di cui negozierà la valuta. Per farlo ogni investitore avrà a disposizioni diversi indicatori:

– Il rapporto debito/PIL
– Il rapporto deficit/PIL
– Il tasso di crescita del PIL

Oltre agli indicatori su riportati, utili per delineare una visione a lungo termine, i rating,
lo spread fra i rendimenti obbligazionari, i credit default swap e gli esiti delle aste obbligazionarie risultano indubbiamente strumenti utili nel determinare quale sia la generale visione dei mercati rispetto alla solvibilità e l’affidabilità di un dato Paese.

I rating sul credito sono giudizi sulla capacità di solvibilità di un soggetto emittente obbligazioni espressi da un soggetto esterno e indipendente, le agenzie di rating; in altri termini agenzie come Moody’s, Fitch e Standard & Poor’s esprimono un giudizio in merito alla capacità di un dato Paese di generare le risorse necessarie per far fronte ai debiti contratti nei confronti dei creditori. (Per ulteriori info sulle classi di rating delle tre agenzie su elencate vi consigliamo di visitare la pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Rating)

Lo spread fra i rendimenti obbligazionari: si tratta del differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato di un dato Paese e quelli di un Paese virtuoso (Paese il cui rating sia AAA/aaa). Uno spread elevato indica di norma un aumento delle preoccupazioni in merito alla solvibilità di un dato Paese, in questo caso i titoli del Paese X sono venduti portando ad un incremento del rendimento, mentre quelli del Paese virtuoso acquistati con una conseguente riduzione dei tassi. Per ciò che concerne la zona euro lo spread contrappone i rendimenti dei titoli di un Paese membro con quelli dei bund tedeschi.

I Credit Default Swaps (CDS) sono strumenti finanziari appartenenti alla categoria dei derivati, si tratta di contratti di assicurazione sull’insolvenza di un debitore con la funzione di garantire chi ha acquisito titoli da un eventuale default, nel caso in cui uno o più emittenti risultino inadempienti, la controparte del CDS sarà infatti obbligata ad un versamento pari all’importo non incassato. Un incremento dei tassi sui CDS sarà quindi segno di un aumento delle preoccupazioni legate al rischio default di un Paese.

I risultati delle aste obbligazionarie: I Ministeri dell’Economia e delle Finanze emettono periodicamente obbligazioni come i titoli di Stato con lo scopo di finanziare il debito pubblico o direttamente il deficit pubblico del Paese emittente. In questo senso rapporto di copertura e tassi d’interesse risultano indicatori chiave nel determinare quale sia il generale sentimento di mercato verso l’economia del Paese X. Il bid-to-cover ratio, o rapporto di copertura, è un coefficiente che indica la differenza tra domanda e offerta in un collocamento obbligazionario. Maggiore è il rapporto di copertura, maggiore è l’interesse del mercato per determinati titoli. Viceversa, minore è il rapporto, minore l’interesse degli investitori.

Valute Forex e Rischi Geopolitici

In relazione ai mercati Forex si parla di geopolitica per riferirsi ad eventi a carattere politico-militare capaci di influenzare il naturale andamento dell’economia globale, nazionale o regionale. Dato che i mercati valutari rappresentano a tutti gli effetti il primo veicolo di trasmissione per il flusso di capitali internazionali, in presenza di un qualche sconvolgimento geopolitico gli stessi sono di norma i primi a mostrare una reazione.

In questi casi i mercati valutari tendono a calcolare le possibili conseguenze sul piano economico di un evento internazionale e successivamente il suo impatto sull’andamento di una valuta X. In quest’ottica il dollaro USA assume spesso e volentieri la funzione di barometro nel determinare il livello di rischio a cui sono esposti i mercati: nei periodi caratterizzati da forti tensioni geopolitiche la banconota verde tende infatti a deprezzarsi per tornare rapidamente alla normalità con lo scemare delle stesse.

E se nei periodi di instabilità geopolitica il dollaro USA va di sovente ad indebolirsi, l’oro tende invece ad apprezzarsi unitamente al greggio qualora le tensioni coinvolgano un qualche Paese produttore di petrolio. Tuttavia esistono anche casi in cui le tensioni geopolitiche non si dimostrano sufficienti a spingere il dollaro al ribasso, affermazione che si rivelerà quantomai vera qualora i fondamentali USA si mostrassero positivi, in questo caso oro, dollaro e greggio tenderanno quindi ad apprezzarsi contemporaneamente.

Sull'Autore

Il team di redattori di FXEmpire è formato da analisti professionisti con un'esperienza combinata di oltre 45 anni nei mercati finanziari, che copre molteplici settori come quelli dei mercati azionari, forex, materie prime, futures e criptovalute.

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