Storia e Numeri del mercato Forex

Storia del mercato Forex

Nel 1944 con il mondo ancora devastato dalla seconda guerra mondiale un forte bisogno di stabilità finanziaria portò 29 paesi a siglare un accordo internazionale noto come Bretton Woods Agreement. Durante il loro incontro, i 29 paesi partecipanti concordarono un nuovo sistema economico che avrebbe visto tutte le nazioni riunite impegnarsi a mantenere il valore delle loro valute contro il dollaro USA all’interno di uno stretto margine di cambio . Nella stessa sede, venne poi stabilito anche un rapporto di cambio del dollaro rispetto all’oro. Alle nazioni partecipanti fu proibito di svalutare la propria valuta oltre il 10% di modo che le stesse non potessero così manipolare a loro piacimento i tassi di cambio al fine di rendere la propria economia più competitiva di altre.

Sulla base degli accordi di Bretton Woods venne poi istituito il Fondo Monetario Internazionale, organismo che iniziò ad operare nel 1949. I tassi di cambio suscettibili di una variazione superiore all’1% avrebbero richiesto l’approvazione del Fondo Monetario Internazionale che aveva il compito e l’autorità di congelarli. Verso la fine del 1960 una serie di fattori politico- economici su scala internazionale cominciarono a minare il sistema dei cambi fissi. Nel 1971, nel quadro di una serie di misure volte ad arginare il collasso dell’economia statunitense, il presidente Nickson decise allora che non sarebbe più stato possibile convertire il dollaro USA in oro , questa decisione, nota come la shock Nickson, portò nel 1973 alla nascita dei mercati valutari a tasso variabile. Nel 1976 tutte le principali valute avevano tassi di cambio fluttuanti. Con l’adozione dei tassi variabili le valute potevano quindi essere commercializzate liberamente e il loro prezzo modificato in base alle forze di mercato, fu allora che nacque il mercato Forex così come lo conosciamo ed intendiamo oggi.

Numeri del mercato Forex

Il mercato Forex è indubbiamente il mercato finanziario più grande del mondo e anche il principale in termini di liquidità: i flussi commerciali e gli investimenti internazionali devono per forza cose passare tutti per questo mercato, da qui la necessità di renderlo disponibile 24 ore su 24 dalla domenica sera al venerdì pomeriggio. Con un volume medio giornaliero di 4000 miliardi di dollari il mercato Forex supera di 15-20 volte i volumi di trading giornaliero di tutti gli altri mercati azionari mondiali messi insieme. La maggior parte delle transazioni operate su questo mercato è condotta su prezzi spot (prezzi a pronti) ovvero su titoli/strumenti con consegna immediata o entro il periodo prestabilito dalla transazione commerciale. Stando ai dati della Bank for International Settlements (BIS) i volumi di trading spot inciderebbero per il 37% dei volumi giornalieri totali del mercato Forex e quindi per 1,5 mila miliardi di dollari. I restanti 2,5 mila miliardi riguarderebbero invece operazioni valutarie condotte su contratti swap, outright forward e opzioni.

Secondo le stime il 90% dei volumi di trading del mercato Forex sono riconducibili alla speculazione ovvero alla compravendita quasi immediata di valute, il che, in altre parole, vuol dire che gli investimenti a lungo termine incidono solo per il 10% dei volumi giornalieri di questo mercato. Il 75% delle operazioni di trading spot sono condotte su valute principali ovvero sulle valute legate alle economie mondiali più avanzate come dollaro, yen, euro, sterlina e così via. Operare su valute minori o di paesi meno sviluppati come la Thailandia o il Cile, valute a cui si fa anche riferimento con il nome di valute esotiche o valute dei paesi emergenti, potrebbe infatti comportare alcune restrizioni locali in merito alla convertibilità delle stesse.