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Propensione al Rischio vs Avversione al Rischio (Risk-on vs Risk-off)

Da:
FX Empire Editorial Board
Aggiornato: Mar 5, 2019, 16:27 UTC

Negli ultimi anni il sentimento di propensione o avversione al rischio è divenuto parametro essenziale per determinare il generale orientamento dei

Propensione al Rischio vs Avversione al Rischio (Risk-on vs Risk-off)

Negli ultimi anni il sentimento di propensione o avversione al rischio è divenuto parametro essenziale per determinare il generale orientamento dei mercati e valutarne l’andamento. In un clima di propensione al rischio (risk-on) gli investitori tenderanno ad acquistare asset ad alto rendimento ed a investire su strumenti più rischiosi, al contrario, un generale sentimento di avversione al rischio (risk-off) porterà i trader a prediligere asset a basso rendimento investendo su strumenti più sicuri.

Alla luce di quanto suddetto se a prevalere sarà una certa attitudine al rischio valute ad alto rendimento come EUR o GBP tenderanno ad apprezzarsi unitamente ai mercati azionari e a materie prime come l’oro e il greggio. Viceversa, se a prevalere sarà un clima di avversione al rischio i mercati tenderanno a favorire valute a basso rendimento come USD, JPY e CHF unitamente ai titoli di Stato.

Propensione al Rischio vs Avversione al Rischio (Risk-on vs Risk-off)
Propensione al Rischio vs Avversione al Rischio (Risk-on vs Risk-off)

Ma quali sono i fattori a determinare se il clima di mercato sia o meno incline al rischio? In una parola la volatilità – ovvero una misura della variazione percentuale dei prezzi, intesa sia in termini di ampiezza che di velocità, durante periodi di tempo relativamente brevi (ore o giorni). Maggiore è la volatilità, maggiori le probabilità che il valore di un titolo possa variare sia positivamente che negativamente in un breve lasso di tempo. Tuttavia bisognerebbe ricordare come la volatilità sia solo il sintomo e non la causa delle variazioni di prezzo, scaturite invece dalla reazione dei mercati a notizie ed eventi in grado di scuoterli.

Data la breve premessa di cui sopra, nel tentare di definire quale sia l’attuale sentiment di mercato i trader potranno servirsi di diversi strumenti:

– L’indice VIX. L’indice VIX o Chicago Board Options Echange Volatilty Index misura la volatilità implicita a breve termine delle opzioni a trenta giorni scritte sull’indice S&P500 ed è calcolato sulla base dei prezzi delle opzioni call e put negoziate al CBOE. Conosciuto anche come “indicatore della paura degli investitori”, l’indice VIX è considerato uno dei migliori barometri mondiali del sentimento degli investitori e della volatilità di mercato. Un rialzo dell’ indice indicherà un aumento dei prezzi delle opzioni e quindi una generale tendenza a proteggersi dalle avversità insite nel mercato, atteggiamento che porterà ad un incremento della volatilità. Al contrario, un ribasso dell’ indice VIX sottointenderà una riduzione dei prezzi delle opzioni e pertanto un miglioramento nell’andamento del mercato e conseguentemente una diminuzioni della volatilità. In questo quadro valori del VIX pari o inferiori a 20 dovrebbero indicare una situazione prevalentemente rialzista. Valori superiori a 20 ma inferiori a 40 uno scenario teso ma non necessariamente ribassista, mentre valori superiori a 40 un clima pericolosamente volatile con notevoli implicazioni ribassiste.

– I rendimenti dei Titoli di Stato. I titoli di Stato di alcune delle maggiori economie del pianeta come i Treasury statunitensi, i Gilt britannici, i Bund tedeschi e i JGB giapponesi sono generalmente considerati asset sicuri, motivo per cui un aumento del loro rendimento implica di norma un generale atteggiamento di propensione al rischio. Al contrario, un calo dei rendimenti sottointende di sovente un aumento dell’avversione al rischio.

– Le performance dei mercati azionari dei paesi emergenti. Negli ultimi anni ed in particolare dopo la Grande Crisi Finanziaria (2008-2009), gli investitori hanno notevolmente incrementato le loro partecipazioni sui mercati azionari dei paesi emergenti. Mercati come quelli di Shangai o Rio, considerati in passato esotici, oggi hanno spesso il ruolo del canarino nelle miniere di carbone: se i prezzi su questi mercati si muovono al ribasso aspettatevi che a predominare sia un clima risk-off, viceversa, un clima risk-on qualora i prezzi si muovessero al rialzo.

Sull'Autore

Il team di redattori di FXEmpire è formato da analisti professionisti con un'esperienza combinata di oltre 45 anni nei mercati finanziari, che copre molteplici settori come quelli dei mercati azionari, forex, materie prime, futures e criptovalute.

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