Pubblicita'
Pubblicita'

Le Valute Forex e la Politica Monetaria delle Banche Centrali

Da:
FX Empire Editorial Board
Aggiornato: Mar 5, 2019, 16:27 UTC

Con il termine politica monetaria si suole indicare l'insieme di misure adottate dalle banche centrali per espletare il loro mandato istituzionale,

Le Valute Forex e la Politica Monetaria delle Banche Centrali

Con il termine politica monetaria si suole indicare l’insieme di misure adottate dalle banche centrali per espletare il loro mandato istituzionale, mandato che di norma si pone due obbiettivi principali:

– Promuovere la stabilità dei prezzi mantenendo sotto controllo il tasso di inflazione;
– Promuovere una crescita economica sostenibile  perseguendo anche la piena occupazione.

Sebbene una crescita economica sostenibile possa sembrare obbiettivo nettamente più rilevante agli occhi di molti, le banche centrali tendono invece ad attribuire maggiore importanza all’inflazione, questo perché un tasso d’inflazione contenuto garantisce di norma  una maggiore stabilità dei prezzi, stabilità che a sua volta favorisce gli investimenti, fattore indispensabile per promuovere una crescita economia a lungo termine. Per darvi un’idea di quanto appena suddetto vi basti pensare che per alcune banche centrali come BCE (Banca Centrale Europea) o Swiss National Bank l’unico ed il solo mandato istituzionale è per l’appunto quello di promuovere la stabilità dei prezzi relegando ad uno status secondario la crescita economica.

Le Valute Forex e la Politica Monetaria delle Banche Centrali
Le Valute Forex e la Politica Monetaria delle Banche Centrali

Nell’espletare il loro mandato le banche centrali hanno a disposizione diversi strumenti, primo fra tutti i tassi d’interesse. Una variazione dei tassi d’interesse permette infatti agli istituti di cui sopra di modificare il costo effettivo del denaro: in quest’ottica un innalzamento dei tassi incrementerà il costo del denaro e quindi dei prestiti, mentre, al contrario, un taglio dei tassi ridurrà il costo del denaro e quindi dei prestiti.

Tuttavia come già detto in precedenza i tassi d’interesse non rappresentano certo l’unico strumento a disposizione delle banche centrali che possono anche ricorrere ad una variazione dell’aggregato monetario (l’importo totale di denaro in circolazione/maggiore è l’offerta monetaria e minore il costo del denaro)  o ancora dei requisiti di riserva (totale dei fondi che una banca è tenuta a mantenere presso la banca centrale a fronte dei depositi contratti con la clientela).

Politica monetaria espansiva vs politica monetaria restrittiva

In genere la politica monetaria di qualsiasi banca centrale del pianeta può essere ascritta a due macro-categorie: espansiva o restrittiva. Una politica monetaria espansiva è volta a stimolare la crescita economica, mentre una restrittiva a calmierare l’inflazione mediante un rallentamento della crescita.

Una politica monetaria espansiva è in genere frutto di un abbassamento dei tassi d’interesse mirato a promuovere la crescita mediante la riduzione del costo del denaro. La banca centrale potrebbe poi decidere di ampliare l’aggregato monetario favorendo un ulteriore riduzione dei tassi o ancora di ridurre i requisiti di riserva aumentando l’offerta monetaria e abbassando i tassi.

Una politica monetaria espansiva è in genere adottata in paesi dalla crescita economica stagnante o in recessione che solitamente si trovano anche ad affrontare un drastico e rapido aumento della disoccupazione. Dopo la Grande Crisi Finanziaria (2007-2008) diverse banche centrali del pianeta tra cui la Federal Reserve, la Bank of Japan e la Swiss National Bank hanno adottato politiche ultra-espansive portando i loro tassi d’interesse su minimi storici e ricorrendo ad ingenti alleggerimenti quantitativi (ampliamento dell’offerta monetaria attraverso l’acquisto spesso sterilizzato di titoli di Stato e cartolarizzazioni di mutui).

E se di fronte ad un’economia stagnante accompagnata da una rapida crescita della disoccupazione le banche centrali sono solite adottare una politica monetaria espansiva, nei casi in cui un’elevata inflazione rischi di minacciare la stabilità dei prezzi scoraggiando gli investimenti e i consumi, le banche centrali preferiscono di gran lunga ricorrere ad una politica monetaria restrittiva mirata, attraverso un’innalzamento dei tassi, a ridurre l’inflazione rallentando il ritmo di crescita della nazione.

Interventi sui mercati valutari

In alcuni casi estremi le banche centrali potrebbero poi decidere di intervenire direttamente sui mercati Forex acquistando o vendendo moneta nel tentativo di imprimere ad una valuta la direzione desiderata o ancora di stabilizzare il mercato a seguito di eventi estremi come un collasso dei mercati azionari o un disastro naturale. Questa tipologia di interventi è di norma preceduta dall’adozione di misure più lievi nella speranza che le stesse siano sufficienti a stabilizzare i mercati prima di un intervento estremo, tra questi si possono annoverare gli interventi verbali mirati ad invertire il corso di una valuta X : i funzionari di una banca centrale o lo stesso Ministro delle finanze interverranno pubblicamente affermando come l’attuale andamento della valuta X non sia quello desiderato o ancora come la banca centrale stia valutando una modifica dei tassi, in genere entrambi gli interventi sono sufficienti a scatenare una reazione incline ad invertire l’andamento di mercato.

Tuttavia qualora le suddette misure si rivelassero fallimentari la banca centrale potrebbe decidere di intervenire direttamente sui mercati Forex acquistando o vendendo moneta attraverso un intervento unilaterale, ovvero senza il supporto delle altre banche centrali. In alternativa due banche centrali potrebbero optare per un intervento congiunto mirato a modificare l’andamento della coppia valutaria condivisa (per es. la BCE e la Swiss National Bank potrebbero di acquistare la coppia EUR/CHF). E se un intervento unilaterale spesso e volentieri si rivela poco efficace, un intervento congiunto assicura indubbiamente maggiori chance di successo, sebbene vere e proprie modifiche a lungo termine siano garantite esclusivamente da un intervento coordinato in cui diverse banche centrali decidano di intervenire contemporaneamente sul mercato.

Monitorare le azioni delle banche centrali

Come già detto in precedenza a movimentare i mercati più che i tassi correnti, già scontati con netto anticipo, sono spesso e volentieri le aspettative per il futuro. Quando si parla di valute i mercati tendono infatti ad anticipare i futuri sviluppi più che a concentrarsi sul presente. In quest’ottica a rivestire un ruolo centrale non sono quindi gli attuali tassi di interesse, ma i futuri. Data la premessa appare dunque evidente come eventuali comunicati stampa da parte delle banche centrali o ancora possibili interventi pubblici dei loro funzionari di spicco siano in grado di scatenare significative variazioni di prezzo seguite di norma da elevata volatilità o da potenziali inversioni.

Sull'Autore

Il team di redattori di FXEmpire è formato da analisti professionisti con un'esperienza combinata di oltre 45 anni nei mercati finanziari, che copre molteplici settori come quelli dei mercati azionari, forex, materie prime, futures e criptovalute.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'