Investire o speculare, qual è la strategia migliore che dovresti seguire? Scopri differenze, vantaggi e svantaggi delle due modalità di stare nei mercati finanziari.
Investire o speculare, la strategia migliore per te quale può essere? Allettati dalla possibilità potenziale di poter incassare importanti somme di denaro in breve tempo, c’è chi sostiene che sia meglio speculare.
Ma è davvero così per tutti? O forse è meglio un approccio da investitori e dunque basato su strategie di medio o lungo periodo?
Proviamo a capirne di più introducendo le due “opzioni” a disposizione, così che tu possa discernere meglio l’approccio ai mercati finanziari.
Una persona che decide di investire lo fa perché ha un obiettivo. Di solito l’obiettivo è raggiungere l’età della pensione con una sufficiente o buona disponibilità finanziaria, oppure accumulare denaro per l’acquisto della seconda casa, o ancora per garantire ai propri figli l’accesso all’università e così via.
Il fine dell’investimento è quindi di medio o lungo periodo temporale e perciò la tendenza è a programmare gli investimenti finanziari, eventualmente utilizzando dei piani di accumulo del capitale (PAC), affidandosi a fondi di gestione attiva, oppure ai fondi negoziati in Borsa (ETF).
Queste e altre soluzioni di medio – lungo periodo consentono all’investitore di pianificare gli investimenti nel tempo, con la finalità di far crescere il capitale secondo una logica non legata alle fluttuazioni dei cicli economici o delle notizie giornaliere.
Speculare è l’esatto opposto dell’investimento di lungo respiro. Si tratta di una forma di investimento, ovvio, ma in questo caso l’investitore assume il nome di trader e il suo scopo è trarre vantaggio dalla volatilità giornaliera, e anche su periodi più brevi, per incassare i guadagni.
L’orizzonte temporale è in questo caso legato all’attività giornaliera dei mercati finanziari. Le operazioni di trading vengono aperte e chiuse nel tempo di attività della Borsa su cui si è scelto di operare.
Gli eventuali obiettivi personali sono più in sottofondo, anche se il trader ovviamente utilizzerà i guadagni per soddisfarli (un viaggio, la moto, l’autovettura).
Non esiste una strada migliore quando parliamo di investimenti. In base alle tue competenze presenti e quelle che deciderai di acquisire in futuro, potresti decidere di propendere per l’una o l’altra strada.
Dovrai essere consapevole del fatto che speculare richiede molto più tempo da spendere nel monitoraggio dei mercati finanziari, e poi bisogna essere pronti a fare l’acquisto o la vendita quando è il momento: non si può essere da un’altra parte.
Se ti senti pronto a speculare, allora prova a fare trading ora con un nostro partner fidato. Azioni, materie prime, valute e criptovalute sono ai tuoi piedi, non devi fare altro che tentare di dominare i mercati.
Quando non abbiamo tutto questo tempo per stare dietro ai mercati finanziari, oggettivamente è meglio affidarsi a un fondo di investimento attivo o effettuare acquisti periodici di ETF. Oggi esistono anche gli ETF attivi.
Alcuni investitori di lungo periodo impostano la propria strategia acquistando asset che siano in grado di garantire un ritorno parziale del capitale in un periodo più breve. Intendiamo un rendimento periodico.
Tale strategia si basa sull’acquisto di azioni che staccano dividendo regolarmente o su ETF legati a un paniere di titoli che stabilmente rilasciano dividendo. Gli ETF di questo tipo staccano periodicamente o annualmente una cedola che cumula i dividendi ricevuti, distribuendoli in base al numero di quote del fondo passivo detenute dall’investitore.
A tale strategia sulle azioni è possibile associare l’acquisto di Titoli di Stato con cedole interessanti e obbligazioni societarie (corporate bond) emessi da società con una solidità patrimoniale elevata.
Se nell’arco di più anni ti ritroverai ad aver investito svariate decine di migliaia di euro, il rendimento periodico potrebbe diventare non trascurabile, mentre continui a rimanere investito.
Potrai utilizzare il rendimento ottenuto da dividendo e cedole per le tue esigenze personali o familiari, oppure reinvestirlo nell’acquisto di ulteriori asset.
Dovrai anzitutto decidere su quali asset concentrare la tua attenzione. Inizialmente è consigliabile selezionare un solo asset e solo successivamente espandere la speculazione ad altri asset.
Consigliamo inoltre di scegliere un solo settore: materie prime, valute straniere, azioni, ecc. Se non lo hai già scoperto, noterai che ogni ambito di investimento sa essere assai vasto e particolareggiato. Seguirne più di uno potrebbe farti perdere la bussola o semplicemente distrarti, con la conseguenza di non riuscire a cogliere le migliori opportunità dell’una e dell’altra classe di attivo.
Prima di cimentarti in una attività di investimento speculativa fai dei test, non provare subito nel mondo reale. Potresti perdere significative quantità di denaro. Se hai deciso di speculare sulle coppie di valute nel mercato forex, ad esempio, monitora la coppia di valuta per un certo periodo di tempo prima di aprire qualsiasi posizione di trading.
In un modo o nell’altro dovrai aprire un conto su una piattaforma di investimento online. Da qui non scappa nessuno. In base alla strada da te scelta, però, le vie potrebbero dividersi.
Ad esempio, se intendi speculare su valute e criptovalute qui trovi i migliori broker forex della piazza virtuale.
Se il tuo intento è investire sul medio-lungo periodo, puoi optare per piattaforme di trading che ti abilitano all’acquisto dei titoli. In questo caso assumi la postura dell’investitore fai-da-te, ovvero sei tu che decidi cosa comprare, quando e secondo quale strategia.
In alternativa potresti affidarti alla proposta di un gestore patrimoniale, il quale ti offrirà di investire in PAC o altre forme di investimento dedicate a chi guarda lontano.
Per chi è indeciso su quale direzione prendere, ma è sicuro di voler diventare un investitore o speculatore fai date, esistono piattaforme specializzate dove potersi cimentare contemporaneamente nelle due opzioni.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.