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I Meccanismi del Trading sul Forex: Coppie Valutarie e Stategie Operative

Da:
FX Empire Editorial Board
Aggiornato: Mar 14, 2019, 09:53 UTC

I Meccanismi del Trading sul Forex: Coppie Valutarie e Stategie Operative Come tutti i mercati finanziari anche il mercato dei cambi valuta è soggetto ad

I Meccanismi del Trading sul Forex: Coppie Valutarie e Stategie Operative

I Meccanismi del Trading sul Forex: Coppie Valutarie e Stategie Operative

Come tutti i mercati finanziari anche il mercato dei cambi valuta è soggetto ad serie di convenzioni di trading, a cui si aggiungono terminologie e meccanismi propri esclusivamente a questo mercato.

In questo senso la prima e forse più grande difficoltà con la quale scontrarsi fa capo all’idea che ogni transazione condotta sul mercato Forex consista simultaneamente in una vendita ed in un acquisto.

Quando si opera sui mercati azionari e si acquistano 200 azioni Yahoo è piuttosto chiaro che ad una transazione siffatta segua il possesso di 200 azioni Yahoo che si spera vadano a muoversi al rialzo, quando si opera sul mercato dei cambi valuta la prima cosa da capire è che non si acquista una valuta, ma bensì una valuta con un’altra valuta, quasi si trattasse di un binomio indissolubile. Il trader non dovrà quindi limitarsi a pensare di acquistare dollari prevedendo che la valuta si apprezzi, ma dovrà in primo luogo chiedersi contro quale valuta quotata lo stesso andrà a muoversi al rialzo. Insomma, per dirla in parole povere, quando operate sul mercato Forex scommettete simultaneamente che una valuta guadagnerà mentre l’altra perderà. Per rendere il concetto più semplice cerchiamo quindi di rifarci al nostro primo esempio: comprando 200 azioni Yahoo vendete contemporaneamente il vostro denaro contante, mentre vendendo le vostre azioni Yahoo comprate denaro contante.

Currency Puzzle

Le coppie valutarie

Data la premessa avrete quindi capito che operare sul mercato FX non significa operare su una valuta, ma bensì su una coppia valutaria. In questo quadro il dollaro USA svolge un ruolo assolutamente centrale tanto da essere considerata a tutti gli effetti la valuta principe del Forex. Secondo i dati della Bank for International Settlements nel 2010 il dollaro statunitense era la controparte valutaria dell’85% delle transazioni realizzate su Forex. La centralità della valuta statunitense è dovuta a diversi fattori:

– Gli Stati Uniti sono la prima potenza economica del pianeta – Il dollaro statunitense incide per più della metà delle riserve valutarie internazionali – Il dollaro statunitense è valuta principe per molte delle transazioni internazionali, basti pensare che il greggio è per l’appunto denominato in dollari. – Il mercato obbligazionario statunitense è il più vasto e liquido del pianeta – Gli Stati Uniti sono una superpotenza militare con un sistema politico stabile.

Le principali coppie valutarie del mercato Forex sono quindi composte per i motivi suddetti dal dollaro USA e da un’altra valuta che funge da valuta di base (quella prima dello slash) o da valuta quotata (quella dopo lo slash) a seconda della coppia presa in esame. Vediamole di seguito:

EUR/USD o Euro-Dollaro (Euro Zona/Stati Uniti)
USD/JPY o Dollaro-Yen (Stati Uniti/Giappone)
GBP/USD o Sterlina-Dollaro, nota anche come Sterling o Cable (Regno Unito/Stati Uniti)
USD/CHF o Dollaro-Franco Svizzero, nota anche come Swissy (Stati Uniti/Svizzera)
USD/CAD o Dollaro USA-Dollaro Canadese, nota anche come Loonie (Stati Uniti/Canada)
AUD/USD o Dollaro Australiano-Dollaro USA, nota anche come Aussie o Oz (Australia/Stati Uniti)
NZD/USD o Dollaro Neozelandese-Dollaro USA, nota anche come Kiwi (Nuova Zelanda/Stati Uniti).

Oltre alle coppie valutarie composte dal dollaro USA, gli incroci più negoziati del mercato FX coinvolgono EUR (euro), GBP (sterlina) e JPY (yen) da una parte e un’altra valuta che funge da valuta di base (quella prima dello slash) o da valuta quotata (quella dopo lo slash) a seconda della coppia presa in esame dall’altra. Vediamole di seguito:

EUR/CHF o Euro-Franco Svizzero (Euro Zona/Svizzera)
EUR/GBP o Euro-Sterlina (Euro Zona/Regno Unito)
EUR/CAD o Euro-Dollaro Canadese (Euro Zona/Canada)
EUR/AUD o Euro-Dollaro Australiano (Euro Zona/Australia)
EUR/NZD o Euro-Dollaro Neozelandese (Euro Zona/Nuova Zelanda)
EUR/JPY o Euro-Yen (Euro Zona/Giappone)
GBP/JPY o Sterlina-Yen (Regno Unito/Giappone)
CHF/JPY o Franco Svizzero-Yen (Svizzera/Giappone)
AUD/JPY o Dollaro Australiano-Yen (Australia/Giappone)
NZD/JPY o Dollaro Neozelandese-Yen (Nuova Zelanda-Giappone)
CAD/JPY o Dollaro Canadese-Yen (Canada-Giappone)
GBP/CHF o Sterlina-Franco Svizzero (Regno Unito/Svizzera)
GBP/CAD o Sterlina-Dollaro Canadese (Regno Unito/Canada)
GBP/AUD o Sterlina-Dollaro Australiano (Regno Unito/Australia)

GBP/NZD o Sterlina-Dollaro Neozelandese (Regno Unito/Nuova Zelanda)Altre coppie minori sono poi date da:

AUD/CHF o Dollaro Australiano-Franco Svizzero (Australia-Svizzera)

AUD/CAD o Dollaro Australiano-Dollaro Canadese (Australia-Canada)

AUD/NZD o Dollaro Australiano-Dollaro Neozelandese (Australia-Nuova Zelanda)

CAD/CHF o Dollaro Canadese-Franco Svizzero (Canada-Svizzera).

Strategie Operative: Posizione Rialzista o Ribassista (Long o Short)

Quando ci si trova ad operare sui mercati finanziari si ricorre di norma a due strategie di base: l’acquisto o la vendita.

Nel primo caso l’investitore acquisterà una coppia valutaria (un’azione, un titolo ecc.) tentando di sfruttare un trend ascendente nella convinzione che i prezzi continuino a salire. L’investitore acquisterà quindi uno strumento quotato (obbligazione, azione, fondo, etf) sperando che i prezzi salgano per poi venderli realizzando un profitto. Questa strategia detta anche strategia “long” (posizione rialzista) è senza dubbio la più comune e in relazione al mercato Forex implica l’acquisto della valuta base e la contemporanea vendita della valuta quotata.

Tuttavia, non sono rari i casi in cui si possa guadagnare molto di più quando i mercati scendono, o meglio ancora crollano in seguito a notizie e fatti molto negativi. Sfruttare queste situazioni è quindi possibile mediante operazioni di vendita allo scoperto. L’investitore “andando short” (posizione ribassista/vendita allo scoperto) vende un titolo azionario che non possiede (giacché qualcuno lo presta temporaneamente), per poi riacquistarlo in seguito, guadagnando sulla differenza di prezzo. Questo sistema permette di effettuare un investimento (anche di medio-lungo termine) per speculare sulla possibilità che un titolo perda valore, in quanto si prevede che il prezzo al quale si riacquisterà in futuro sarà inferiore al prezzo di vendita. In relazione al mercato Forex si assume una posizione short quando si vende la valuta base e si acquista contemporanea la valuta quotata.

Posizione d’Equilibrio (Flat/Square)

Quando l’investitore si trova a rovesciare completamente la posizione precedentemente assunta; se, per esempio, ha acquistato 200.000$ e ne ha poi hai venduti 200.000$, o al contrario ha venduto 10.000$ e ne ha poi acquistati 10.000$, ha creato una posizione neutra o d’equilibrio.

Prezzo Bid e Prezzo Ask

Tutte le coppie valutarie forex sono quotate con due prezzi: il prezzo di Bid, il miglior prezzo di acquisto, ovvero il valore che pagherete per comprare una determinata valuta, ed il prezzo di Ask, il miglior prezzo di vendita, ovvero il valore che otterrete nel vendere una determinata valuta. Nella quotazione il prezzo Ask viene mostrato sul lato destro. Logicamente il prezzo Ask sarà sempre inferiore al prezzo Bid. Ora data questa premessa il differenziale tra questi due prezzi è noto con il nome di spread.

Sull'Autore

Il team di redattori di FXEmpire è formato da analisti professionisti con un'esperienza combinata di oltre 45 anni nei mercati finanziari, che copre molteplici settori come quelli dei mercati azionari, forex, materie prime, futures e criptovalute.

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