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Bitcoin: Il Futuro del Contante

Da:
Sebastiano Raimondo
Pubblicato: May 7, 2018, 11:16 UTC

Si è spesso discusso del fatto che il bitcoin debba essere considerato come una valuta tradizionale o meno. Nonostante le chiare differenze è possibile

Bitcoin Contante

Si è spesso discusso del fatto che il bitcoin debba essere considerato come una valuta tradizionale o meno. Nonostante le chiare differenze è possibile notare alcuni punti in comune.

Innanzitutto, il Bitcoin non ha un valore intrinseco. Questo vale anche per il denaro che utilizziamo quotidianamente. Ciò significa che il contante è un pezzo di carta al quale la società decide di dare un valore che viene riconosciuto e accettato da tutti. `

Questa visione è proposta dagli economisti Aleksander Berentsen e Fabian Schär  i quali affermano che ne’ le valute attuali ne’ le cripto valute abbiano un valore intrinseco. Infatti, se una valuta tradizionale è principalmente costituita da carta e metalli non preziosi, le cripto valute sono costituite prevalentemente da dati ed esistono solo virtualmente.

Un secondo punto in comune è la possibilità di utilizzare bitcoin come moneta o come investimento. Il grande dibattito su questo tema vede protagonisti diversi attori tra cui Dirk G. Baur, professore alla University of Western Australia – Business School. Nell’articolo pubblicato a fine 2017 il professor Baur chiarisce come attualmente, secondo le analisi delle transazioni, il bitcoin sia utilizzato principalmente come mezzo speculativo piuttosto che come moneta o intermediario finanziario. Nell’articolo viene chiarito anche che questa ricerca è basata su dati attuali e potrebbe rivelarsi non adeguata se estrapolata sul lungo periodo.

Dello stesso punto di vista è l’imprenditore Balaji Srinivasan che su CNBC che nonostante il suo nome, il bitcoin non è una moneta e che altre criptovalute potrebbero svolgere meglio il ruolo di moneta come intermediario di scambio.

Un’altra voce eminente su questo tema è quella del presidente della Bank of International Settlements. Thomas Jordan ribadisce che dal suo punto di vista il bitcoin è molto simile a un investimento piuttosto che a una valuta.

Nonostante molti considerino il bitcoin un investimento, si può semplicemente affermare che come gran parte delle valute il bitcoin ha una doppia natura. Da un lato può essere considerato un investimento, soprattutto in luce della sua volatilità. Dall’altro lato è possibile comprare e vendere asset pagando in bitcoin. Questo secondo aspetto lo rende assimilabile ad una valuta.

Un buon riassunto della doppia natura del bitcoin e di ogni valuta è offerto dalla Fed di St. Louis. Di fatto, l’ente afferma che il bitcoin ha le caratteristiche per essere utilizzato come moneta anche se alcuni aspetti lo rendono meno affidabile per questo scopo. In particolare, aspetti di sicurezza e l’alta volatilità nelle fluttuazioni del prezzo. A questo aspetto monetario, si associa la legge della domanda e dell’offerta per cui la recente crescita nella domanda di bitcoin ne ha fatto salire il prezzo e la volatilità. Proprio a causa di questo motivo molti investitori speculativi sono stati attirati dalla possibilità di guadagno incrementandone ulteriormente la volatilità.

Esiste infine un terzo punto in comune fra bitcoin e moneta tradizionale. Entrambi possono essere scambiati senza intermediari. Nonostante l’ex presidente della Federal Reserve abbia dichiarato che il bitcoin non costituisce una valuta accettata legalmente, esistono diversi esperimenti nei quali il bitcoin è accettato in intere città. Un esempio sono la città di Zug in Svizzera e Chiasso. Anche le ferrovie nazionali svizzere accettano bitcoin come forma di pagamento per i biglietti. Nonostante questi esperimenti siano limitati in realtà molto specifiche si può notare che dimostrano la funzionalità del bitcoin come mezzo di pagamento e non necessitano di intermediari.

In questo senso si può dire che Satoshi Nakamoto ha voluto creare una moneta virtuale molto simile al denaro contante. Nella sua visione infatti, è descritto che l’idea consiste nel creare una versione elettronica del denaro contante che possa essere scambiata fra utenti senza alcuna necessità di un intermediario finanziario.

Che la sua idea sia riuscita o meno non sta a noi giudicare. Tuttavia, è chiaro che le azioni delle persone influenzano estensivamente la natura del bitcoin.


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La recente attenzione mediatica ha fatto sì che il bitcoin fosse utilizzato prevalentemente come uno strumento speculativo. Inoltre, gli effetti collaterali di questo lato speculativo lo rendono meno attraente come moneta per quanto già detto sopra. Tuttavia, non è impensabile che in un futuro non troppo lontano l’attenzione di molti `speculatori si sposti su altre valute e altri asset lasciando più spazio all’aspetto monetario del bitcoin.

Quando, e se, questo accadrà è difficile da prevedere. Ma le conseguenze potrebbero essere la prima vera moneta virtuale utilizzata in maniera estensiva per scambi tra privati.

 

Sull'Autore

Sebastiano ha un background in Business Administration con esperienze di studio alla Boston University. Dopo i suoi studi ha proseguito la sua carriera come consulente in aziende quali Accenture e Deloitte. In entrambi i casi si è focalizzato in ambito fintech coniugando la passione per la tecnologia al suo lavoro. Attualmente scrive di come la tecnologia influenza l’economia su alcuniportali online.

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