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Aspettative vs Realtà: il ruolo del consensus

Da:
FX Empire Editorial Board
Aggiornato: Mar 5, 2019, 16:27 UTC

Aspettative vs Realtà: il ruolo del consensus I mercati Forex tendono a valutare i dati economici in uscita con netto anticipo sulla base delle previsioni

Aspettative vs Realtà: il ruolo del consensus

Aspettative vs Realtà: il ruolo del consensus

I mercati Forex tendono a valutare i dati economici in uscita con netto anticipo sulla base delle previsioni di mercato comunemente definite consensus. Il consensus non è altro che la media delle previsioni emesse dagli analisti dei principali istituti finanziari, banche o società di rating in merito agli esiti di un dato rapporto fondamentale e all’andamento della quotazione di una società o di uno strumento finanziario. Società come Bloomberg e Reuters intervistano i loro analisti e pubblicano una stima delle previsioni sui dati in uscita. La stima che ne risulta è quella che appare sui calendari economici alla voce “previsto”.

Aspettative vs Realtà: il ruolo del consensus
Aspettative vs Realtà: il ruolo del consensus

Il consensus diviene quindi riferimento per eccellenza nella valutazione delle performance dei dati in uscita. In questo senso il mercato andrà quindi a comparare dati reali e precedenti aspettative di mercato (consensus). Alla luce di quanto appena detto i dati reali sono tipicamente interpretati in questi termini:

– In linea con le aspettative: quando i dati reali coincidono o si avvicinano molto al consensus.

– Migliori delle aspettative: quando i dati si rivelano migliori delle previsioni. Tenete bene a mente che nel caso di alcuni report quali l’inflazione, le richieste settimanali per l’ottenimento del sussidio di disoccupazione, il tasso di disoccupazione ecc. una lettura migliore del previsto implica una riduzione del tasso o delle richieste e non un aumento.

– Peggiori delle aspettative: quando i dati si rivelano peggiori delle precedenti aspettative di mercato. Tenete bene a mente che nel caso di alcuni report quali l’inflazione, le richieste settimanali per l’ottenimento del sussidio di disoccupazione, il tasso di disoccupazione ecc. una lettura peggiore del previsto implica un aumento del tasso o delle richieste e non una riduzione.

Saper “Prezzare” le Previsioni

Di norma i trader iniziano a scontare il consensus operando in base allo stesso sul mercato già diversi giorni od ore prima del rilascio del dato in questione. La tendenza è quella di agire come se il dato fosse già stato rilasciato o come se lo stesso si fosse già stampato in linea con le aspettative. Maggiore sarà il peso del rapporto in uscita e più la suddetta tendenza tenderà a mostrarsi precocemente.

Tuttavia non esiste modo semplice o chiaro per capire in che misura un dato in uscita sia stato già scontato dal mercato prima del suo rilascio pertanto avrete bisogno di seguire costantemente l’azione dei prezzi nelle ore e nei giorni precedenti alla pubblicazione del rapporto in questione. Inoltre, a pochi giorni dal rilascio di un rapporto X il consensus potrebbe subire delle variazioni sulla base di degli esiti di alcuni rapporti pubblicati in precedenza. Per fare un esempio, se il consensus per il PMI manifatturiero dell’Istitute for Supply Management in uscita prevedesse un dato debole, ma pochi giorni prima del suo rilascio l’indice di attività dei responsabili agli acquisti della distretto di Chicago si rivelasse migliore delle aspettative di mercato, gli analisti potrebbero correggere le proprie stime per il PMI manifatturiero ISM al rialzo.

Quando i dati falliscono le aspettative

Quando un dato risulta peggiore delle aspettative di mercato nel gergo comune si parla di un fallimento del consensus. Se il consensus prevedesse il forte miglioramento di un dato indicatore, ma nella realtà lo stesso si rivelasse poi peggiore delle aspettative, con molta probabilità assisteremo ad una brusca inversione di prezzo. Per esempio, se gli analisti prevedessero un aumento degli ordinativi per i beni durevoli Usa, ma gli stessi andassero infine a mostrare un forte calo, non c’è dubbio che il dollaro statunitense andrebbe rapidamente a deprezzarsi. Se la valuta statunitense si fosse infatti mossa al rialzo prima del rilascio sulla scia di un consensus che prevedeva un rafforzamento del dato, quanti fossero andati long in previsione di un miglioramento non esiteranno, dopo il fallimento, a liquidare le loro posizioni vendendo la banconota verde. Quanto appena detto si potrebbe verificare anche nel caso opposto, ovvero nel caso in cui un consensus negativo si traducesse infine in un dato reale sorprendentemente positivo.

Quando i dati si andranno invece a stampare in linea con le precedenti aspettative di mercato, vi troverete di norma di fronte ad uno scenario del tipo “compra le chiacchiere, vendi i fatti”, ciò implica che i trader abbiano già da tempo scontato la possibilità di un rapporto forte e pertanto se lo stesso andasse a stamparsi in linea con le aspettative o al di sopra delle stesse gli investitori che hanno acquistato in previsione del dato tenderanno a vendere le loro posizioni per monetizzare i profitti ottenuti. Questo fenomeno può anche presentarsi nella sua forma inversa ovvero “vendi le chiacchiere, compra i fatti”.

Anticipare i possibili scenari

Prepararsi in anticipo alle possibili reazioni del mercato in vista della pubblicazione di un fondamentale di rilievo è indubbiamente buona pratica per qualsiasi trader di successo. Considerare i possibili scenari “cosa succederebbe se” vi aiuterà non solo a limitare le vostre perdite, ma anche e soprattutto a sviluppare una strategia di trading adatta ad affrontare qualsiasi evenienza vi si presenti.

Per esempio se il mercato si aspettasse un incremento dell’indice manifatturiero ISM in uscita, dovreste prepararvi in anticipo sia all’eventualità che l’indice ISM deluda le aspettative, sia alla possibilità che lo stesso si stampi ben al di sopra delle previsioni. Inizierete quindi a prestare attenzione alla più recente azione dei prezzi ed è possibile che così facendo notiate come il dollaro americano sia andato a perdere leggermente terreno dopo che i brillanti dati provenienti dall’euro zona.

Nel caso in cui l’indice ISM si stampasse al di sotto delle aspettative dovrete quindi cominciare a pensare a quanti pips potrebbe perdere il dollaro USA. Sarà dunque vostra premura rintracciare i livelli chiave di supporto e usarli per valutare la possibile reazione di mercato. Nel caso in cui l’indice Islam ISM si rivelasse addirittura migliore delle precedenti aspettative di mercato, avrete invece bisogno di identificare i livelli chiave di resistenza.

Se vi sarete preparati in anticipo alla pubblicazione del dato saprete quindi come affrontare qualsiasi conseguente reazione di mercato. Se l’indice ISM si stampasse al di sopra delle aspettative avrete quindi già identificato i livelli di resistenza che potrebbero essere testati dal dollaro statunitense. Al contrario, se l’indice sorprendesse il mercato al ribasso, allo stesso modo, avrete già rintracciato i livelli di supporto (ovvero i livelli di resistenza della coppia EUR/USD) che potrebbero essere rotti al ribasso dal dollaro.

Preparatevi quindi in anticipo alle possibili reazioni di mercato qualora i dati in uscita non rispettassero il consensus, ricordatevi sempre di valutare quanto il dato sia già stato scontato dai mercati e siate preparati ad inquadrare il rapporto in uno scenario più vasto per determinarne l’importanza!

Un esempio pratico di anticipazione dei possibili scenari

In vista del rilascio di dati come le vendite al dettaglio, il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi (NFP) o i verbali FOMC è buona pratica cercare di immaginare in anticipo le possibili reazioni di mercato in termini di pips. Prendendo ad esempio il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi (NFP) ipotizziamo che il consensus preveda una crescita di 100.000 nuovi posti di lavoro. Nei giorni precedenti alla pubblicazione il mercato sarà andato con molta probabilità a posizionarsi su livelli che possano riflettere il generale consensus. Ora utilizzando l’attuale livello di mercato come pivot dovreste riuscire a sviluppare delle vostre proprie personali aspettative. Per esempio, se il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli statunitensi dovesse mostrare una crescita di 125.000 posti di lavoro potreste aspettarvi un calo della coppia EUR/USD che si aggiri intorno ai 30 pips. Se invece il rapporto stimasse l’aggiunta di 150.000 posti di lavoro dovreste aspettarvi una perdita di 60 pips. Tuttavia se il dato si mostrasse invece più debole delle aspettative riportando solo 50.000 nuovi posti di lavoro la coppia EUR/USD potrebbe stampare un rally di 50 pips e così via.

Quando il rapporto verrà pubblicato e i prezzi inizieranno avrete già un’idea chiara dei possibili scenari a seconda di quelli che saranno i reali esiti del rapporto. Il vero problema si ripresenterà solo quando i prezzi non reagiranno come vi aspettereste. Per esempio, supponiamo che il rapporto mostri un’aggiunta di 180.000 nuovi posti di lavoro, cifra per la quale avevate preventivato un calo di 90 pips, ma che la coppia EUR/USD si muova al ribasso di soli 40 pips ed inizi a stabilizzarsi, in questo caso dovreste valutare la possibilità che ci sia qualcosa di sbagliato nella reazione del mercato o che vi sia qualcos’altro in ballo. Come sempre non sarete gli unici ad operare sui mercati finanziari e pertanto altri investitori dovrebbero facilmente arrivare alla vostra stessa conclusione. Il messaggio si farà quindi chiaro: copertura corta su EUR/USD e probabilmente valutazione dell’eventualità di andare Long.

Se la coppia tornasse ai livelli pre-rapporto nelle ore successive al rilascio dello stesso, sarà chiaro segno di come il mercato abbia altre altre idee sul destino della coppia e ancora di come non dovreste esitare ad andare long. Avere un senso reale di come il mercato dovrebbe reagire ai dati e di come reagirà sarà capacità che acquisirete solo con l’esperienza.

Sull'Autore

Il team di redattori di FXEmpire è formato da analisti professionisti con un'esperienza combinata di oltre 45 anni nei mercati finanziari, che copre molteplici settori come quelli dei mercati azionari, forex, materie prime, futures e criptovalute.

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