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Xpeng Motors, rivale Tesla, presenta IPO a New York

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Aug 10, 2020, 10:11 UTC

Xpeng Motors, società dell'automotive elettrico cinese di alta gamma e rivale di Tesla, ha presentato la sua IPO a New York per il listing.

xpeng motors

In questo articolo:

La rivale cinese di Tesla (TSLA), Xpeng Motors Ltd ha presentato una richiesta di offerta iniziale pubblica (IPO) alla Borsa di New York chiedendo quindi di essere quotata sulla principale piazza finanziaria mondiale.

La società cinese dell’automotive elettrico di alta gamma ha fornito informazioni circa le azioni ordinarie di classe B che intende distribuire e sono pari a 429.846.136.

Per quanto riguarda le azioni ordinarie di classe A non ha fornito alcun tipo di informazione.

L’obiettivo di raccolta, come riportato nel documento depositato presso gli uffici preposti della Securities and Exchange Commission (SEC), è di 100 milioni di dollari USA, ma questo potrebbe variare secondo Cnbc.

Il documento riporta anche che ciascuna azione ordinaria di classe A darà diritto a un solo voto, mentre ciascuna azione ordinaria di classe B darà diritto a 10 voti.

Xpeng Motors e i milioni di dollari già raccolti

Xpeng Motors ha già raccolto milioni di dollari di finanziamenti da importanti investitori cinesi e del Medio Oriente.

Sempre secondo quanto riportato da Cnbc, la società cinese avrebbe già ottenuto promesse di investimento pari a 400 milioni di dollari. Fondi freschi giungerebbero dal fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala, che si aggiunge ai già presenti Alibaba e al fondo sovrano Qatar Investment Authority.

In precedenza Xpeng Motors aveva raccolto 500 milioni di dollari di investimenti privati da un gruppo di investitori, tra cui Aspex, Coatue, Hillhouse Capital e Sequoia Capital China.

A novembre del 2019 ulteriori 400 milioni di dollari sono entrati nelle casse della società, immessi da Xiaomi, la società cinese produttrice di smartphone e altri investitori di cui non è noto il nome.

L’interesse intorno l’automotive elettrico cinese

Questi round di finanziamento che precedono la IPO, fanno comprendere quanto interesse ci sia in Cina nei confronti dell’automotive elettrico.

La Cina, a differenza degli USA, è uno dei Paesi firmatari dei documenti internazionali sulla riduzione delle emissioni. Il Paese asiatico appare quindi come diretto verso la produzione di beni a più basso impatto ambientale e sicuramente l’automotive elettrico è uno di quei settori che può condurre la transizione energetica, e migliorare la qualità ambientale delle città.

Perché le società IT e Comunicazioni investono nell’automotive?

Se le società dell’IT da almeno un decennio investono nell’automotive, è perché il futuro è la mobilità connessa ad Internet.

L’internet delle cose connesse ad Internet evolve anche nella mobilità urbana e nel prossimo decennio giungerà a maturazione. Le auto prodotte da Xpeng Motors sono pronte per questo nuovo scenario in cui le autovetture comunicheranno tra loro per scambiarsi dati sulla viabilità e comunicheranno con i sistemi nazionali di gestione della viabilità.

L’obiettivo è garantire sicurezza autostradale, ma il modo in cui tale futuro lo farà non è detto che piacerà a tutti. Ma la guida autonoma sarà probabilmente “l’ovvietà” alla fine di questo secolo, e ciò si tradurrà in un completo mutamento di ciò che i passeggeri (guidatore compreso) faranno a bordo della propria auto mentre si recano a lavoro o compiono un viaggio.

Si comprende come in tutto ciò società dell’IT e delle Comunicazioni hanno un grande interesse. Ed infatti alcune di esse, vedasi Alphabet Inc. hanno direttamente investito sviluppando tecnologie per la guida autonoma di autovetture e di autoarticolati.

Il futuro è la smart mobility e Xpeng Motors con i suoi investitori si preparano a guidarla. Tesla è avvertita.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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