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Trump Pronto ad Abbandonare l’Europa e la Nato al Loro Destino

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Jul 10, 2018, 13:29 UTC

Mercoledì e Giovedì si riuniranno a Bruxelles i capi dell'alleanza atlantica; un meeting difficile con il Presidente Trump che già minaccia una massiccia riduzione dell'impegno degli USA nella NATO

trump-conte

Quando mancano ormai poche ore all’inizio dei lavori a Bruxelles, il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump continua a lanciare accuse e minacce agli alleati del patto atlantico, e lo fa con il suo solito stile, ovvero attraverso twitter.

Trump Nato

Dopo i tweet dei giorni scorsi, il presidente USA continua a ribadire che gli Stati Uniti stanno pagando più di quanto dovrebbero per la protezione dei paesi Europei, rei di contribuire in maniera ridotta alle spese NATO e di imporre tariffe nei confronti dell’America che portano all’Europa un surplus commerciale pari a circa 151 miliardi di dollari.

Secondo Mr Trump i paesi Nato dovrebbero spendere per la Difesa almeno il 2% del loro Pil, cosa che fanno a suo dire soltanto 5 paesi, fra cui naturalmente dagli Usa. La Germania sembrerebbe essere il vero obiettivo del Presidente degli Stati Uniti, con Angela Merkel che sembrerebbe ormai essersi rassegnata al fatto di non essere nelle grazie del Tycoon. Dal disavanzo commerciale all’affare Iran, dai gasdotti ai dazi sulle auto di origine UE, fino alla tematica immigrazione, la Germania e l’attuale amministrazione statunitense sono a rischio di collisione in maniera stabile e permanente. Di fronte all’abitudine del leader statunitense di colpevolizzare sempre e prima di tutti la Germania per i “miliardi di dollari” mancanti nella spesa per la difesa, La cancelliera Angela Merkel ha risposto di voler aumentare il budget militare del 1,5 per cento del prodotto interno lordo entro la metà del prossimo decennio; cosa che risulterebbe comunque ancora lontana dalla soglia del 2% fissata al vertice NATO 2014 in Galles.

 

Nelle sue dichiarazioni, il presidente Usa ha lasciato intendere che al vertice di Bruxelles potrebbe annunciare una riduzione dell’impegno americano in Europa. E infatti il suo segretario alla Difesa, James Mattis, nelle ultime settimane ha iniziato un duro lavoro sotterraneo per rassicurare i suoi omologhi. Questa mattina Nato e Unione Europea hanno firmato un nuovo accordo di collaborazione. E il presidente del ConsiglioUe  Donald Tusk non ha perso occasione per avvertire Trump: “Gli Usa non hanno nessun miglior alleato dell’Ue e Trump che da un pò di tempo ormai critica la Ue quasi quotidianamente lo deve ricordare domani al vertice Nato ma soprattutto quando incontrerà il presidente russo Putin a Helsinki”.

Il vertice Nato di Bruxelles che si terrà domani e giovedì avviene fra l’altro alla vigilia di un incontro che Trump ha fissato con Vladimir Putin, che potrebbe rivelarsi un alleato inaspettato nella guerra commerciale fra Stati Uniti ed Unione Europea.


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Non a caso la Russia di Vladimir Putin saluta il vertice con un attacco politico in pieno stile putiniano. “La Nato è un prodotto della Guerra Fredda destinato al confronto con la Russia” dice il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov. Una definizione in cui “confrontation” è la sfida politico-militare dura e radicale che Stati Uniti e Russia hanno affrontato durante i decenni dell’esistenza in vita dell’Unione sovietica. Per Peskov “questa Alleanza è un prodotto della Guerra Fredda e della confrontation di quegli anni, è stata creata nel nome e nel segno dello scontro. Tutto quello che ha fatto da allora è avanzare verso le nostre frontiere, sviluppare le sue strutture militari in direzione delle nostre frontiere”.  Il paradosso è che oggi il “capo” di questa alleanza, Donald Trump, potrebbe essere molto più d’accordo con il portavoce del Cremlino che con i leader politici europei che la nato dovrebbe proteggere dal desiderio russo di mantenere ampia la sua sfera di influenza in Europa.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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