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I toni da falco del discorso di Draghi spingono l’euro in forte rialzo

Da:
David Becker
Pubblicato: Jun 27, 2017, 15:40 UTC

A seguito del discorso di Draghi, le borse si sono mosse in ribasso, l'euro ha sperimentato un apprezzamento e i rendimenti sono aumentati. Dopo i dati

I toni da falco del discorso di Draghi spingono l’euro in forte rialzo

A seguito del discorso di Draghi, le borse si sono mosse in ribasso, l’euro ha sperimentato un apprezzamento e i rendimenti sono aumentati. Dopo i dati deludenti sull’economia degli Stati Uniti pubblicati nella giornata di lunedì, la propensione al rischio è svanita. Gli ultimi risultati hanno, infatti, rinnovato i timori per la crescita globale, portando le borse asiatiche a chiudere in modo vario. Il Nikkei e il Csi 300 sono riusciti a muoversi in rialzo, mentre lo Hang Seng e l’Asx hanno chiuso con lievi perdite. In Europa, il Dax e il Cac 40 sono stati trascinati in ribasso dalle dichiarazioni di Draghi, mai tanto chiaro nelle indicazioni sugli aggiustamenti alla politica monetaria come oggi. Draghi ha sottolineato che la Bce si muoverà con prudenza. Le borse degli Stati Uniti si muovono in negativo, mentre il Wti registra un lieve aumento, raggiungendo i 43,70$ al barie.

Draghi afferma che la politica monetaria potrebbe venire modificata e l’euro si muove in rialzo

Draghi ha lasciato intendere un cambiamento della politica monetaria, spingendo i rendimenti dell’Eurozona in rialzo e provocando un apprezzamento dell’euro, che ha testato i massimi di giugno. I Bund sono crollati, mentre i rendimenti hanno sperimentato un balzo a seguito delle dichiarazioni di Draghi. Il presidente della Bce ha, infatti, suggerito che, con una politica monetaria sempre più accomodante con la ripresa che si rafforza, l’Eurotower potrebbe modificare le proprie misure al fine di mantenere la propria posizione. Draghi ha tenuto a precisare che non intendeva riferirsi a una manovra restrittiva e che l’economia ha ancora bisogno di decise misure di stimolo. Tuttavia, a oggi, questo è stato il segnale più chiaro sulla prossima conclusione progressiva del programma di allentamento quantitativo.

Nel Regno Unito, i dati sulle vendite del settore della distribuzione superano nettamente le aspettative, salendo da +2 a +12. Le previsioni davano un risultato invariato. Le previsioni sono meno entusiasmanti, poiché il volume delle vendite dovrebbe essere fermo fino a luglio. Inoltre, anche i nuovi ordini dovrebbero rimanere invariati. Tali aspettative rappresentano un fattore di preoccupazione, perché bilanciano il dato positivo. Le letture seguono ai deludenti dati di Bba sul credito al consumo nel mese di maggio, sceso a un tasso di crescita del 5,1%, il minimo annuale e il più basso dall’ottobre del 2015. A maggio, l’aumento dell’inflazione ha fatto salire l’indice dei prezzi al consumo al 2,9% annuo. L’incremento dei prezzi e l’incertezza politica costituiscono una minaccia all’attività dei consumatori.

In Italia, nel mese di giugno, la fiducia ha sperimentato un miglioramento, con quella del settore manifatturiero che sale da 106,9 a 107,3 e quella dei consumatori che balza da 105,4 a 106,4. L’indice generale della fiducia nell’economia registra una lieve crescita da 106,2 a 106,4. I dati suggeriscono che la ripresa dell’Italia continua, sebbene permangano dei problemi strutturali e il settore bancario sia ancora in grave difficoltà.

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