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A seguito della pubblicazione dei dati sull’inflazione, la sterlina si apprezza e il Ftse 100 si muove in ribasso

Da:
David Becker
Pubblicato: Mar 21, 2017, 14:29 UTC

I mercati europei si muovono in gran parte in rialzo. Il Ftse 100 segue un andamento negativo, trascinato in ribasso dai dati sull'inflazione, superiori

A seguito della pubblicazione dei dati sull’inflazione, la sterlina si apprezza e il Ftse 100 si muove in ribasso

I mercati europei si muovono in gran parte in rialzo. Il Ftse 100 segue un andamento negativo, trascinato in ribasso dai dati sull’inflazione, superiori alle aspettative, che hanno spinto la sterlina in rialzo e diffuso il timore di un improvviso cambiamento nella politica monetaria della Banca d’Inghilterra. I mercati della periferia dell’Eurozona si muovono in positivo, con il Ftse Mib che guadagna circa l’1% e l’Euro Stoxx 50 che sale dello 0,33%. I toni da falco utilizzati da Weidmann hanno avuto scarso impatto. I mercati della periferia dell’Eurozona hanno beneficiato dall’allentamento della tensione che circonda le elezioni presidenziali in Francia. Dopo il dibattito televisivo e secondo gli ultimi sondaggi, Macron dovrebbe, infatti, sconfiggere Le Pen già al primo turno. Dopo le ultime intenzioni di voto, le borse degli Stati periferici dell’Eurozona hanno, quindi, sperimentato un rimbalzo. Le azioni delle compagnie minerarie si sono mosse in ribasso, mentre i titoli bancari ed energetici registrano guadagni. Dopo una sessione asiatica dall’andamento vario, con i mercati giapponesi in negativo alla riapertura dopo le festività di ieri, le borse statunitensi si muovono in rialzo. L’Asx ha chiuso con lievi perdite, mentre lo Hang Seng prosegue lungo la sua tendenza positiva, spinto dall’ottimismo per gli utili delle società cinesi. Il petrolio, mentre, a seguito del G20, si diffonde il timore per una nuova ondata di protezionismo.

A seguito della pubblicazione dei dati sull’inflazione nel Regno Unito, risultata superiore alle attese, la sterlina si muove in rialzo 

A seguito della pubblicazione dei dati sull’inflazione nel Regno Unito, risultata superiore alle aspettative, la sterlina si è mossa in netto rialzo. Nel Regno Unito, l’inflazione è aumentata dall’1,8% di gennaio al 2,3% di febbraio, segnando un incremento annuo del 3,5% a fronte del 2,1% previsto. L’indice dei prezzi al consumo core è salito dall’1,6% al 2,0% annuo. Il tasso annuo atteso era di un modesto 1,8%. Su base annuale, i prezzi dei fattori della produzione sono aumentati del 19,1% e quelli dei prodotti del 3,7%. La crescita dell’inflazione è dovuta in particolare al primo aumento del prezzo dei generi alimentari in 31 anni e all’incremento dei costi di trasporto. L’aumento dei prezzi è stato sostenuto dai maggiori prezzi dei carburanti e dal deprezzamento della sterlina. Il reddito delle famiglie non tiene il passo con l’inflazione e, nei prossimi mesi, i salari reali dovrebbero diminuire.

A seguito della vittoria di Macron al primo dibattito televisivo, la tensione che circonda le elezioni presidenziali in Francia pare allentarsi. Secondo gli ultimi sondaggi, Macron quasi certamente sconfiggerà Le Pen al secondo turno ed è già in testa nelle intenzioni di voto al primo turno. Dopo la sconfitta di Wilders alle elezioni nei Paesi Bassi, l’ondata di populismo e il timore per la frammentazione dell’Eurozona paiono essere stati momentaneamente arrestati.

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