Rendimento del portafoglio, come migliorarlo seconda metà 2021

Dopo gli importanti guadagni dei primi mesi dell’anno, il mercato finanziario ha subito una correzione ribassista importante facendo temere per il peggio, ma così non è stato. Tuttavia restano alcune incertezze macroeconomiche che tengono molti investitori con il “fiato sospeso” (anche se è eccessivo). Se non è stato ancora fatto, forse questo è il momento di migliorare il rendimento del portafoglio rivedendo un po’ la sua composizione.

Nessun cambiamento o stravolgimento eccezionale perché potrebbe essere controproducente, ma piccoli accorgimenti da introdurre uno alla volta e/o da testare.

Migliorare il rendimento del portafoglio: occhio alle big tech

Iniziamo dalle big tech per dire che le grandi multinazionali che governano le tecnologie digitali di mezzo mondo, stanno riscontrando una forte pressione normativa in vari contesti geografici.

Vedasi la Cina tra le più coercitive, ma anche l’Unione Europea e gli Stati Uniti sono alle prese con nuove strette sulla privacy e la concorrenza.

Senza dimenticare la decisione del G8 e in definitiva del G20 di adottare una tassazione unica internazionale per le big tech.

Attenzione quindi a come reagiranno le società e se il management delle grandi società dell’era digitale e tecnologica saprà adattarsi rapidamente ai cambiamenti. O meglio ancora se saprà anticiparli e costringere il legislatore a inseguire sulla buona strada.

Mercato europeo ed emergente

Il mercato europeo e quello emergente sono visti in questa seconda parte dell’anno come quelli che possono ancora offrire rendimenti interessanti.

E se per il mercato europeo non bisogna attendersi eccezionali rendimenti perché probabilmente i primi sei mesi dell’anno hanno permesso gli incassi più importanti, il secondo semestre non sarà però così fosco come gli shortisti sperano.

Il mercato degli emergenti offre ancora adesso interessanti opportunità, in Cina e in generale in Asia in particolar modo, anche se il governo cinese sta mettendo un po’ in crisi le Borse cinesi con i suoi interventi. L’ultimo di ieri, sul gaming, ha fatto crollare Tencent del -7%. Ma potrebbe essere una buona occasione per comprare titoli cinesi a prezzi scontati.

Prezzi al consumo

Sul piano dell’inflazione, i prezzi al consumo stanno diventando una minaccia per la diversificazione del portafoglio e per il rendimento perché tra azioni e obbligazioni la correlazione diventa sempre più positiva.

Questo significa che bisogna inserire nel portafoglio finanziario attivi reali e asset alternativi con un rendimento più alto. Tra questi asset troviamo le obbligazioni dei mercati emergenti.

Fonti non correlate

E dal momento che si stanno creando molte correlazioni nei mercati, andranno ricercate fonti non correlate.

Fare attenzione ad aggiungere molte azioni, tuttavia, perché faranno aumentare il rischio complessivo del portafoglio.

Restando sui titoli azionari, il rendimento del portafoglio potrebbe migliorare aggiungendovi titoli quality, azioni cicliche e azioni value, bilanciando il tutto con i cosiddetti titoli difensivi.

Saranno molto importanti in questa seconda metà del 2021 anche i temi legati all’economia reale e i dividendi.

Attenzione alle materie prime

Per quanto riguarda le materie prime, è una fase abbastanza incerta condizionata dalla ripresa delle economie, ma anche dalle strozzature nella logistica e poi c’è l’effetto transizione energetica.

Non conviene, quindi, assumere una posizione decisa sulle materie prime ma restare attendisti come sta facendo il mercato più in generale.