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Piazza Affari apre in positivo. Volano i bancari e il governo manda segnali rassicuranti

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Oct 29, 2018, 12:24 UTC

Piazza Affari in positivo questo lunedì dopo il giudizio non del tutto negativo di Standard & Poor's. Bene anche i titoli bancari italiani e le parole rassicuranti di Salvini e Di Maio fanno bene ai mercati.

Piazza Affari apre in positivo. Volano i bancari e il governo manda segnali rassicuranti

Piazza Affari questa mattina si è svegliata in positivo, il FTSE MIB è a +2,81% (19.204 punti). A dare fiducia agli investitori ci ha pensato il giudizio della società di rating Standard & Poor’s che, venerdì sera, a mercati quasi chiusi, ha confermato il rating per l’Italia anche se rivedendo l’outlook da stabile a negativo.

I titoli bancari guadagnano terreno dopo le perdite delle ultime settimane, ma a svettare sopra tutti è ovviamente Ansaldo Sts (+8,9%) dopo la notizia che Hitachi compra tutte le quote di Elliot divenendo l’azionista quasi assoluto con oltre l’80% delle azioni.

L’effetto Standard & Poor’s è benefico anche per lo spread Btp-Bund a 10 anni ora a 290 punti e in calo del 6,86% rispetto alla chiusura di venerdì scorso. In alcuni frangenti il differenziale tra i due titoli era sceso anche sotto i 290 punti.

Borse europee in rialzo

Anche le borse europee sono in rialzo, nonostante le borse asiatiche abbiano chiuso in ribasso. Tokyo ha chiuso a -0,16%, Shenzhen a -2% e Seul a -1,5%, solo Hong Kong (+0,3%) e Mumbai (+1,2%) chiudono in rialzo.

Le attenzioni in Europa sono rivolte all’Italia e alla Germania dopo le elezioni in Assia, qui la Merkel sarebbe pronta a un passo di lato che aprirebbe per la Germania scenari totalmente nuovi.

Francoforte è in rialzo a +0,63%, Madrid segna un incoraggiante +0,52% e Londra è a +0,51%, mentre la Borsa di Parigi oggi è chiusa.

Le banche italiane possono dormire sonni tranquilli

I due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, si sono incontrati in un vertice a due per studiare le prossime mosse da compiere riguardo la manovra economica italiana.

I due vogliono accordarsi per lanciare quanto più possibile segnali distensivi e di rassicurazione all’Unione Europea e ai mercati. Plausibile l’ipotesi di rivedere il deficit della manovra di alcuni decimali, portando il deficit dal 2,4% programmato al 2,2%. Una ipotesi che trova negli esponenti della Lega maggiori favori rispetto ai Cinque Stelle.

Nessuna banca sarà in difficoltà dice Salvini al termine dell’incontro con Di Maio: “lavoriamo in sintonia per la crescita e il cambiamento del paese come prevede il contratto di governo”.

Anche il viceministro all’economia Massimo Garavaglia è convinto che il sistema economico e bancario italiano sia molto solido e che non sarà necessario l’intervento del fondo salva stati ESM. E poi aggiunge, se dovesse rendersi necessario un nostro intervento “lo si farà e in fretta”.

Conte pospone la partenza per l’India

Che non tutto sia in ordine, però, lo testimonia la scelta di Conte di ritardare di un giorno la partenza per l’India, dove domani è atteso dagli imprenditori e dal suo omologo indiano Narendra Modi.

Sul tavolo del Presidente del Consiglio ci sono i dossier legati alla legge di bilancio, che deve essere in molti punti ancora definita nel dettaglio.

Il Movimento 5 Stelle si sente sotto attacco

Luigi Di Maio tenta di serrare i ranghi dopo i forti malumori sorti nel movimento a seguito del via libera obbligato alla TAP in Puglia.

“Siamo sotto attacco – dice il ministro del lavoro –, ma siamo seduti dalla parte giusta della Storia e se avanzeremo insieme compatti anche la vittoria di questa battaglia sarà nostra.” Nel suo discorso retorico Di Maio paragona il M5S a una testuggine romana, se saprà avanzare compatta si potrà giungere alla vittoria.

La crisi interna al M5S sviluppata dal gasdotto internazionale TAP, potrebbe causare problemi al futuro del governo, ecco perché il vicepremier pentastellato ricorda a tutti i successi dei primi mesi di governo:

“Nel giro di quattro mesi e mezzo abbiamo portato a casa metà del programma elettorale votato da un terzo degli italiani. E scusate se è poco…”

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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