Negli USA l’inflazione comincia a salire

STATI UNITI, L’INFLAZIONE COMINCIA A SALIRE

Cominciato il periodo più delicato sul fronte stagionale degli asset rischiosi americani, non ci sono grandi spunti di riflessione macroeconomici su cui focalizzarsi  nella settimana entrante. Il 22 maggio l’indice anticipatore e la vendita di case esistenti, e il 23 maggio il dato sull e vendite di case nuove  sono troppo poco per muovere mercati ancora scossi dal dato di inflazione nettamente in rialzo della settimana scorsa. Quel 2% di aprile che è uscito dalle statistiche è visto con terrore da mercati che finora si erano cullati nella convinzione che la disoccupazione era sì in calo, ma in un contesto di inflazione ancora modesta che avrebbe permesso alla Fed di continuare a sostenere la crescita con misure espansive.

A questo punto una serie di dati sui prezzi al consumo con un’inclinazione rialzista spingerebbe il mercato a speculare su manovre di stretta monetaria prima del previsto, di fatto creando qualche crepa nello scenario idilliaco visto finora sulla maggior parte degli asset finanziari.

OCCHIO ALLA GRAN BRETAGNA

Se in Eurolandia, eccezion fatta per l’evento politico delle elezioni del 25, saranno poche le notizie provenienti dall’economia tra cui ricordiamo il 21 maggio le partite correnti e il 22 maggio gli indicatori Pmi. Diverso il discorso per Gran Bretagna e Germania  con le due aree di riferimento da tenere d’occhio come possibili fonte di market mover sul mercato. Dalla Germania infatti il 23 maggio conosceremo il Pil ma soprattutto l’IFO, mentre per la Gran Bretagna  rimandiamo al Trade della settimana per una dettagliati analisi.

PROSEGUIRA’ IL SOLE SUGLI EMERGENTI

Quello che doveva essere un mese tradizionalmente negativo sulle valute emergenti si sta invece trasformando in un proseguimento dell’inerzia favorevole cominciata già da qualche mese. La Rupia indiana ha tratto beneficio dall’esisto elettorale che sembra consegnare stabilità politica al paese, ma la stessa cosa è successa per il Rand sudafricano avvantaggiato dal plebiscito a favore di Zuma delle ultime elezioni.

Rimangono però i problemi strutturali e questo deve quanto meno far riflettere sulla natura del movimento in corso avvantaggiato anche dalla riduzione dei tassi americani e quindi dal ritorno di interesse di chi fa carry trade. Tra i dati più interessanti citiamo certamente l’inflazione sudafricana del 21 maggio e la disoccupazione brasiliana del 22 maggio. Nello stesso giorno sempre in Sud Africa verrà presa la decisione sui tassi di interesse.

TRADE DELLA SETTIMANA

Come detto nei paragrafi precedente saranno diversi gli spunti provenienti dalla Gran Bretagna  che potrebbero determinare movimenti decisivi nel medio periodo sulla Sterlina.

Si parte il 20 maggio con inflazione e prezzi alla produzione, si prosegue il 21 maggio con le minute dell’ultimo meeting della Bank of England ed il dato delle vendite al dettaglio, si chiude il 22 maggio con il dato sul Pil. Se il Cable ha già svoltato verso il basso dopo aver toccato 1.70 contro Dollaro, anche per EurGbp ci troviamo di fronte un livello di supporto assolutamente fondamentale e che unisce i minimi del 2007 e del 2012. Sulla proiezione di 0.815/0.817 sono presenti numerosi supporti ed uno sfondamento verso il basso di questo livello innescherebbe inevitabilmente un movimento di discesa più ampio verso 0.7780 ma con un cambiamento anche nella view di lungo periodo. Per chi non crede in questa eventualità l’occasione è ghiotta per entrare long.

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