Pubblicita'
Pubblicita'

Mercati finanziari, turbolenze d’autunno e stock dividend da comprare a settembre

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Sep 6, 2021, 07:12 UTC

I mercati finanziari alle prese con le turbolenze d’autunno e gli stock dividend da comprare a settembre per proteggersi.

mercati finanziari

In questo articolo:

Settembre e per esteso l’autunno, è per i mercati finanziari sempre un periodo di incertezza spesso carico di turbolenze. Sarà forse il cambio di stagione che da una parte del globo porta all’inverno e dall’altra verso l’estate, tuttavia è una fase ricca di incognite note e meno note.

Lo scorso anno in questo periodo avevamo la pandemia e non i vaccini, la Cina che riprendeva la lunga marcia, Trump e Biden che si contendevano lo studio ovale. Erano incognite, ma conosciute.

Quest’anno, questo autunno in arrivo, si presenta con svariate incognite non note ma anche con alcune che in qualche modo conosciamo.

Certo vorremmo proteggerci dalle incognite non conoscibili, ma come si fa? L’unico consiglio che si può dare per esse è di informarsi adeguatamente a cadenza periodica o anche giornalmente.

Turbolenze d’autunno e incognite note

Sappiamo che le turbolenze d’autunno potrebbero essere causate dalla fine dell’era Angela Merkel alla guida della Germania dopo 16 anni. Un punto di riferimento anche per l’intera Unione Europea e oltre: se Putin in persona ha donato alla Merkel un bouquet di fiori durante l’incontro di commiato, è significativo.

Sappiamo che a fine settembre ci saranno le elezioni in Germania, ma non sappiamo ovviamente chi prenderà il posto della Merkel e se saprà essere altrettanto punto di riferimento come lo è stato lei.

Banche centrali

E poi le banche centrali, con in pole position il Federal Reserve System (FED) degli USA e la Banca centrale europea (BCE) nell’UE. Le due banche devono decidere una variazione nella politica monetaria dopo la grande iniezione di liquidità decisa lo scorso anno.

Appare chiaro che è giunto il momento di ridurre il programma straordinario di riacquisto dei titoli, almeno per Jerome Powell negli USA che ha già annunciato la riduzione a partire da fine anno. Christine Lagarde con il board della BCE si confronteranno nei prossimi mesi e decideranno, ma a marzo 2022 termina il PEPP e una decisione va presa.

Inflazione

Cosa farà l’inflazione? Negli USA Powell e anche la Yellen non sembrano esserne particolarmente spaventati e la lasciano andare in modo controllato, certi che si tratta solo di una inflazione passeggera dovuta ad una ripresa accelerata dell’economia dopo una forte chiusura delle attività.

In Europa l’inflazione, invece, che tocca anche il grano duro in modo preoccupante e il settore dell’energia, desta un po’ di preoccupazione.

Sarà pure passeggera, ma certe dinamiche all’orizzonte non fanno presagire che i prezzi rientreranno del tutto se è vero che si avvia un ciclo di crescita spinto dai mega piani di investimento promessi.

Ricorrere agli stock dividend

In questa dinamica, a cui bisogna aggiungere il G20 di ottobre ospitato dall’Italia e che parlerà di Afghanistan, cambiamento climatico e aiuti ai paesi in via di sviluppo per uscire dalla pandemia, un consiglio può essere utile metterlo in pratica.

Il consiglio è di affidarsi ad un portafoglio che contenga anche azioni che staccano dividendi. Il dividendo è infatti un cuscinetto compensativo, in un certo senso, nelle fasi critiche dei mercati finanziari.

Negli USA sono tre i titolo a cui guardare:

  1. Brookfield Renewable (BEP): la società opera nel settore delle rinnovsbili ed ha aumentato il dividend yield al 2,7% contro l’1,3% medio dell’indice S&P 500. La società viene considerata da The Motley Fool come in crescita fino al 2025 almeno.
  2. Medical Properties Trust (MPW): si tratta di un real estate investment trust (REIT) che investe negli ospedali ed ha un dividend yield del 5,2%. Buona la rotta tracciata dal trust.
  3. Crown Castle International (CCI): anche qui siamo in presenta di un REIT, ma che investe nel settore delle infrastrutture di comunicazione come cell tower, cavi a fibra ottica, small cell. Il dividend yield è del 2,7% e grazie agli investimenti in corso nel 5G e per i prossimi anni, i ricavi sono dati in crescita ulteriore.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'