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I mercati asiatici si muovono in gran parte in rialzo, quelli europei seguono un andamento vario

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David Frank
Pubblicato: Nov 25, 2016, 13:16 GMT+00:00

Con il deprezzamento dello yen e la pausa del rialzo che i mercati hanno sperimentato dopo la vittoria di Trump, le piazze asiatiche e il Nikkei si sono

I mercati asiatici si muovono in gran parte in rialzo, quelli europei seguono un andamento vario

Con il deprezzamento dello yen e la pausa del rialzo che i mercati hanno sperimentato dopo la vittoria di Trump, le piazze asiatiche e il Nikkei si sono mossi in positivo. Nella sessione di giovedì, i mercati statunitensi sono rimasti chiusi per il giorno del Ringraziamento.

Al  momento, i mercati vanno chiaramente riposizionandosi dopo la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti dell’8 novembre. Nel corso dell’anno, notevoli capitali sono affluiti nei mercati emergenti e ora circa un quarto ne è defluito. Molto denaro deve ancora uscire, ma i fondamentali regionali sono abbastanza positivi e si registrano buoni investimenti nei mercati emergenti.

In Australia, nella mattinata di oggi, lo ASX 200 ha guadagnato circa lo 0,6% dopo un’apertura invariata. Tutte le componenti dell’indice si sono mosse in generale rialzo. Soltanto il sottoindice dell’oro ha perso, cedendo il 2,4% su base giornaliera.

In Giappone, con lo yen che continua a deprezzarsi contro il dollaro, il Nikkei 225 ha guadagnato più dello 0,7%. Alle 11:00 ora di Hong Kong, la coppia USD/JPY veniva negoziata a quota 113,65. Il cambio è prossimo al massimo degli ultimi otto mesi. Il ribasso dello yen tende a sostenere le imprese esportatrici che vendono in dollari nei mercati di sbocco e convertono i profitti in yen nel mercato interno.

Per quanto concerne i dati economici, nella mattinata di oggi, in Giappone è stato pubblicato l’indice dei prezzi al consumo core. A ottobre, l’Ipc ha perso lo 0,4% su base annua. La lettura è coerente con le aspettative degli economisti. Tuttavia, il dato segna l’ottavo mese consecutivo di declino dell’Ipc, accrescendo la preoccupazione delle autorità di politica economica e monetaria, che si vedono costrette ad accrescere le misure di stimolo per fare uscire l’economia del Giappone della sua situazione di stallo.

Con riguardo al mercato valutario, il dollaro si sta apprezzando dalla vittoria di Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti dell’8 novembre. La Trumponomics, ossia la politica economica dell’Amministrazione Trump, prevede un netto incremento della spesa pubblica e un aumento dell’inflazione. Vi sono poi diversi dati sugli Stati Uniti notevolmente positivi, che si uniscono alle crescenti aspettative circa un innalzamento del tasso di riferimento sui Fed Funds da parte della Federal Reserve a dicembre. Tutto ciò sostiene il dollaro, mentre continua la massiccia vendita di titoli del Tesoro degli Stati Uniti, che sta facendo aumentare i tassi di interesse.

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