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Mastercard come Visa apre alle crypto e Amazon crea la sua moneta digitale

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Feb 11, 2021, 10:13 UTC

Mastercard come Visa apre alle criptovalute e alle stablecoin a favore di commercianti e business, mentre Amazon crea la sua moneta digitale in Messico.

Amazon, mastercard

In questo articolo:

I grandi circuiti di pagamento dopo i primi mal di pancia mostrati nei confronti delle criptovalute nel 2017, durante il precedente grande boom, col tempo hanno capito e ora sono sempre più convinti che sia il caso di non entrare a far parte dell’obsolescenza tecnologica, ma di continuare a cavalcare il cambiamento dei modi in cui le persone pagano i beni e i servizi che comprano.

Così dopo Visa, anche Mastercard è al lavoro per supportare i pagamenti regolati in criptovaluta presso i commercianti, lo ha comunicato ieri ufficialmente senza però specificare quali sono le criptovalute che saranno supportate.

Mastercard (MA) spiega che avverrà entro quest’anno il supporto di asset digitali selezionati che saranno direttamente supportati dalla loro rete.

“Questo è un grande cambiamento che richiederà molto lavoro”, si legge nel comunicato che spiega anche che i principi che guideranno il processore dei pagamenti sarà sempre la protezione dei clienti e la compliance. Quindi la scelta cadrà su quegli asset digitali che non violano o possano creare problemi con le leggi vigenti a livello internazionale.

Mastercard non raccomanda una criptovaluta in particolare

Mastercard ci tiene a sottolineare il fatto che non intende appoggiare o consigliare una criptovaluta in particolare, il loro obiettivo è abilitare i clienti, commercianti e attività di business all’uso delle valute digitali, “tradizionali e crypto”, se loro lo vogliono: “Dovrebbe essere una tua scelta, sono i tuoi soldi”.

In pratica Mastercard vuole mantenere il suo ruolo di facilitatore dei pagamenti e vuole continuare a essere parte del cambiamento facilitando anche i pagamenti con le criptovalute, per chi vorrà pagare beni e servizi con questi nuovi mezzi di pagamento.

Mastercard prediligerà le stablecoin

Mastercard fa capire che non saranno le criptovalute con problemi di regolamentazione ad essere implementate nel loro sistema (niente XRP per intenderci), ma le stablecoin perché “sono più regolamentate”.

“Ci aspettiamo che i consumatori e l’ecosistema nel suo complesso inizieranno a radunarsi attorno alle risorse crittografiche che offrono affidabilità e sicurezza. Sono proprio quelle stesse stablecoin che ci aspettiamo di portare nella nostra rete”, si apprende dal comunicato. Quindi Mastercard si prepara anche alle CBDC, le valute digitali delle banche digitali.

Amazon e la sua valuta digitale

Davvero Amazon intende dare vita a una sua valuta digitale? Su Amazon jobs è stato inserito un annuncio di lavoro in cui si richiedono manager esperti in sviluppo del software che si dovranno occupare di pagamenti digitali emergenti.

Amazon (AMZN) ha scelto il Messico per lanciare il suo nuovo prodotto di pagamento, che consentirà ai “clienti di convertire il loro denaro in una valuta digitale che i consumatori potranno usare per comprare servizi online, incluso lo shopping di beni e servizi come Prime Video”, si legge nella proposta di lavoro.

Quindi Amazon sembra voler sperimentare le valute digitali, e come è nel suo stile vuole crearsi tutto in casa e avere la sua “Amazon coin” (?).

Del resto le competenze non gli mancano, AWS, la sua piattaforma cloud, è da alcuni anni che offre ai clienti soluzioni blockchain business, quindi ha già acquisito delle competenze sulla gestione di sistemi decentralizzati permissioned.

Forse Amazon ha compreso che i tempi sono maturi, e crede che questa sia la finestra utile per lanciarsi in una economia dove il denaro sarà digitale, punto.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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