QUI PARLA YELLEN Sarà la settimana in cui le dichiarazioni dei banchieri centrali potrebbero fare la differenza. Il mercato è assetato di notizie
QUI PARLA YELLEN
Sarà la settimana in cui le dichiarazioni dei banchieri centrali potrebbero fare la differenza. Il mercato è assetato di notizie soprattutto relative all’evoluzione delle politiche monetarie. Il timore mostrato nei recenti verbali Fed circa il contagio all’economia americana dei rallentamenti congiunturali evidenti di Europa ed emergenti, ha immediatamente fatto scattare prese di profitto sull’azionario e massicci acquisti di bond. La stessa forza del dollaro si è smussata dopo i malesseri emersi dai verbali. A questo punto non resta allora che guardare con attenzione a ciò che venerdì 17 dirà Miss Yellen in una settimana che vede un lunedì festivo negli States. Altri dati saranno pubblicati nel corso della settimana come la produzione industriale e le vendite al dettaglio il 15 ottobre (nello stesso giorno il Beige Book), mentre il 16 ottobre sarà la volta di produzione industriale e Phily Fed.
…E QUI PARLA DRAGHI
Tornando nel Vecchio Continente ci sarà spazio anche per Draghi il 15 ottobre. Le sue dichiarazioni dovranno stemperare quel clima di scetticismo che si è venuto a creare dopo il meeting Bce di Napoli a cui ha fatto seguito il malumore dei tedeschi circa la politica troppo aggressiva della banca centrale. L’atteggiamento dei tedeschi appare talmente assurdo da non sembrare vero, ma la loro volontà di dare lezioni ai partner europei sta facendo affondare la zona Euro sotto una nuova probabile recessione abbinata a deflazione. Draghi ha già salvato i debiti sovrani ed ha smussato il caro Euro, a questo punto dovrà cercare di inflazionare gli asset finanziari per restituite fiducia agli investitori.
E che il tempo delle parole è finito sembra essere chiaro anche dall’andamento di EurUsd. Raggiunte le corpose proiezioni di supporto di area 1.245/1.25, solo una mossa di QE da parte della Bce potrà a questo punto scalfire dei baluardi tecnici che oltretutto si combinano ad un sentiment molto depresso che in ottica contrarian potrebbe favorire un rimbalzo dell’Euro.
Tra i dati della settimana ricordiamo lo Zew tedesco martedì 14 e l’inflazione giovedì 16.
Attenzione anche alla Gran Bretagna dove verrà resa nota l’inflazione il 14 e la disoccupazione il 15 ottobre.
TRADE DELLA SETTIMANA
Crediamo che possa risultare molto interessante l’analisi di UsdCad soprattutto per i riflessi che l’andamento di questo cambio potrebbe avere in seguito all’evoluzione del prezzo del petrolio.
Il doppio massimo potenziale realizzato da UsdCad la settimana scorsa con una tipica figura di bearish engulfing pattern di fatto ha indicato come il mercato non intenda salire oltre la soglia di 1.1280 già fatta segnare a marzo 2014.
Questo comportamento non è stato seguito da un analogo movimento del petrolio WTI che invece è sceso in maniera piuttosto decisa fino a 85$. Chi mente tra i due? Ovviamente non lo possiamo sapere ma abbiamo una divergenza che fa quanto meno riflettere e che comunque invita ad andare short di UsdCad alla luce dell’eccesso di sentiment benigno raggiunto dal Dollaro. Il dato sull’inflazione canadese di venerdì 17 potrebbe rappresentare una fonte di volatilità.
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