Il mercato dell'oro continua a languire in prossimità dei minimi ma in generale riesce a mantenersi in quota nonostante sia sotto attacco a causa
Il mercato dell’oro continua a languire in prossimità dei minimi ma in generale riesce a mantenersi in quota nonostante sia sotto attacco a causa dell’apprezzamento dell’USD, abbattutosi su numerosi strumenti finanziari. Il metallo rimane quindi sopra quota 1200 principalmente in virtù della forte domanda dall’Asia. Come be sanno alcuni nostri lettori, l’India ha recentemente monetizzato le banconote da 500 e 100 rupie, portando a un forte aumento di contante, con i cittadini del paese desiderosi di espanderlo il più possibile nel tentativo di convertirlo in qualcosa di tangibile, che possa rappresentare un investimento per il proprio futuro.
Quindi, una delle modalità per la conversione di questo contante in qualcosa di concreto sta nell’investirlo in oro sperando che non venga tracciato e che il suo valore salga. Quindi, da quando il 10 novembre è stata annunciata questa decisione, osserviamo una domanda eccessiva di oro dall’India. Si parla anche di una possibile tetto sulle importazioni di oro nel paese asiatico in un futuro prossimo e anche questo ha contribuito a aumentare il fabbisogno di oro. Si cerca infatti di avere riserve di metallo prezioso sufficienti prima che venga imposto un limite alle importazioni. Questo è uno dei motivi dietro alla forte domanda che permette al prezzo dell’oro di mantenersi sopra quota 1200 nonostante l’aumento dei rendimenti dei titoli USA e il rafforzamento del dollaro abbiano contribuito a indebolire il supporto su diverse coppie.
Il mercato del petrolio ha goduto in generale di una mattinata piuttosto felice; il mercato è infatti stato favorito dalle parole del Putin stesso secondo il quale la Russia sarà disposta a tutto per collaborare con i paesi produttori di petrolio per il raggiungimento di un accordo sui tagli alla produzione. Secondo il presidente russo, i paesi produttori di petrolio sono vicini a un accordo per tagli alla produzione. In questo scenario il prezzo del petrolio è tornato sopra quota 47 $, rimanendovi fino al momento in cui scrivo. Se alla riunione si arriverà un accordo, si prevede una corsa al rialzo con obiettivo sui 55 $ e oltre.