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L’ESITO ELETTORALE EUROPEO CREERA’ VOLATILITA’

Da
FX Empire
Aggiornato: May 26, 2014, 00:44 GMT+00:00

L’ESITO ELETTORALE EUROPEO CREERA’ VOLATILITA’ IN AMERICA VOLATILITA’ SEMPRE PIU’ BASSA Il grafico fonte Bloomberg che somma la volatilità di Forex,

L’ESITO ELETTORALE EUROPEO CREERA’ VOLATILITA’

L’ESITO ELETTORALE EUROPEO CREERA’ VOLATILITA’

IN AMERICA VOLATILITA’ SEMPRE PIU’ BASSA

Il grafico fonte Bloomberg che somma la volatilità di Forex, Equity e Bond rappresenta chiaramente lo stato di operatori assuefatti ad una situazione palesemente controllata dalle banche centrali che con i loro interventi monetari (Fed e Boj) o verbali (Bce) garantiscono l’integrità dell’intero castello finanziario. Questo porta appunto ad assuefazione con rendimenti assolutamente non in grado di ripagare il rischio e forzare i fondi di investimento a cercare valore aggiunto sulla parte più alta della curva del potenziale rischio.

L’ESITO ELETTORALE EUROPEO CREERA’ VOLATILITA’

Dall’America i dati più rilevanti arriveranno il 27 maggio con gli ordini di beni durevoli, dai prezzi delle case e dalla fiducia dei consumatori. Il 29 maggio conosceremo la revisione del dato sul Pil e la vendita delle case, mentre il 30 maggio toccherà a reddito e spesa personale.

EUROSCETTICISMO SI’ E NO

Lunedì capiremo come i mercati reagiranno agli esiti elettorali  in Europa., ma certamente l’attesa maggiore sarà concentrata sulle decisioni della Bce di inizio giugno. Per ora le sole parole di Draghi sono bastate per far scendere l’Euro di oltre 3 figure con l’ipotesi taglio dei tassi abbinato a tassi di deposito negativi che sembrano essere al momento le più gettonate dagli analisti. Tecnicamente EurUsd si sta posizionando a ridosso della media mobile a 200 giorni con oscillatori molto scarichi e non ci stupiremmo di assistere ad un rimbalzo verso l’alto all’apertura della settimana.

Tra i dati da monitorare segnaliamo la disoccupazione tedesca il 28 maggio, la massa monetaria M3 e la fiducia di consumatori e imprese di Eurolandia il 28 maggio

IL GIAPPONE E LO YEN

Settimana molto importante per il Giappone e la sua politica monetaria e di governo. Si comincerà il 28 maggio quando parlerà Kuroda il Presidente della Bank of Japan, ma saranno il 29 maggio le vendite al dettaglio e il 30 maggio i dati di disoccupazione, produzione industriale ed inflazione che sul mercato potranno portare un po’ di volatilità e soprattutto ci permetteranno di capire se lo Yen è destinato ad una nuova debolezza o clamorosamente a spiazzare gli investitori in seguito allo sfondamento di alcuni supporti chiave come 100 per UsdJpy e 138 per EurJpy.

TRADE DELLA SETTIMANA

E’ un momento tecnicamente molto delicato ed importante per UsdChf in quanto si potrebbe scatenare, a certe condizioni, un’inversione di tendenza favorevole al biglietto verde.

Come si vede dal grafico, UsdChf si trova alle prese con una resistenza di assoluto rilievo rappresentativa del massimo di aprile che potenzialmente, in caso di break rialzista, potrebbe aprire le porte ad un bull market più consistente in seguito alla formalizzazione del doppio minimo di 0.87.

In quel caso il target sarebbe di 0.92, soglia dove troviamo i massimi di gennaio 2014 e novembre 2013. Dubitiamo al momento di questa evoluzione legando il nostro ragionamento all’andamento del Rsi che è entrato in ipercomprato.

Come si vede dalle barre verticali da maggio 2013 ad oggi questa situazione ha intercettato un massimo primario di UsdChf rendendo il trade short a questo punto un buon compromesso tra rischio e rendimento.

Sull'Autore

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