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Al momento della redazione di questo rapporto (15:00 ora di Hong Kong), gran parte dei mercati asiatici hanno perso più dell’1% a causa del rialzo dell’ “indice della paura” a Wall Street per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il Vix è aumentato del 2,86%, raggiungendo quota 19,07, spinto dalla netta riduzione del divario tra i due candidati alla Casa Bianca. Vi sono buone possibilità di vittoria per Donald Trump e tale eventualità spaventa i mercati finanziari.
I mercati sono stati impauriti dai recenti sondaggi che danno Trump in vantaggio su Clinton per la prima volta. Trump propone un programma controverso, incentrato sul primato degli Stati Uniti. Il candidato repubblicano intende rinegoziare i trattati commerciali, potendo scatenare una guerra commerciale. Un’ulteriore proposta sono le misure restrittive dell’immigrazione. Clinton viene percepita come la candidata della conservazione.
Lo Asx 200 ha perso più dell’1,5%, con i titoli energetici che hanno ceduto il 2,3%. Il sottosettore finanziario è sceso dell’1,8%. In Giappone, a causa dell’apprezzamento dello yen, il Nikkei 225 ha perso circa il 2%. Alle 15:00 ora di Hong Kong, la coppia USD/JPY veniva negoziata intorno a quota 103,59. Nella giornata di ieri, il cambio si avvicinava ai 104¥.
In Corea del Sud, il Kospi ha ceduto più dell’1,3% e a Hong Kong lo Hang Seng ha perso più dell’1,3% nel corso della giornata. In Cina, lo Shanghai Composite si è mosso in ribasso dello 0,5% e lo Shenzhen Composite ha perso lo 0,28%.
Nel corso della notte, a Wall Street, il Dow Jones, il Nasdaq e lo S&P 500 si sono mossi in ribasso. La giornata è stata caratterizzata da un trading congestionato in cui la preoccupazione dovuta alle elezioni ha cancellato l’effetto positivo dei dati sugli utili societari, risultati migliori delle aspettative.
L’indice Cboe della volatilità, detto anche “indice della paura” poiché mostra le aspettative dei mercati sulla volatilità (su una media mobile a 30 giorni) è balzato oltre il livello strategico di 20. Attualmente, i sondaggi danno Trump in vantaggio su Clinton. Nell’ultima settimana, l’indice della volatilità ha superato il 40%. Per la prima volta, l’indice Cboe della volatilità è aumentato per un’intera settimana (sei giornate consecutive) dal voto sul Brexit. I trader temono un’Amministrazione Trump.
Per quanto concerne il mercato valutario, i trader osserveranno le mosse della Federal Reserve e del suo braccio di politica monetaria, il Fomc, che pubblicherà la sua decisione sul tasso di interesse, accompagnata da una dichiarazione, nel pomeriggio di oggi. La maggior parte degli analisi si aspetta che il Fomc aumenti i tassi di minimo 25 punti base a dicembre. Tutto ciò considerato, il dollaro dovrebbe sperimentare volatilità nel corso della giornata.