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Le borse europee sono sotto pressione a causa del ribasso dei titoli bancari italiani

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David Becker
Aggiornato: Feb 6, 2017, 17:05 GMT+00:00

Gran parte delle borse europee si muove in ribasso, con l'Euro Stoxx 50 in rosso. Il Ftse Mib registra l'andamento peggiore, bloccato in negativo dal

Le borse europee sono sotto pressione a causa del ribasso dei titoli bancari italiani

Gran parte delle borse europee si muove in ribasso, con l’Euro Stoxx 50 in rosso. Il Ftse Mib registra l’andamento peggiore, bloccato in negativo dal ribasso dei titoli bancari italiani provocato dal piano di aumento di capitale di UniCreditSpA. Il Dax segna perdite marginali a causa della pressione subita dalle imprese automobilistiche. Inoltre, sull’indice tedesco hanno pesato i dati deludenti sugli ordini di macchinari e il declino dell’indice Sentix della fiducia dei consumatori dell’Eruozona, che hanno bilanciato la lettura nettamente positiva degli ordini del quarto trimestre. In una giornata priva di dati economici e con i mercati che si preparano alla pubblicazione degli utili societari in questa settimana, mentre valutano le ultime mosse dell’amministrazione Trump, il Ftse 100 guadagna l0 0,20%.

Dopo una sessione asiatica ampiamente positiva, con i titoli bancari spinti in rialzo dalle misure di deregolamentazione della finanza adottate da Trump, le borse statunitensi sono rimaste praticamente invariate. A Hong Kong, i titoli delle compagnie assicurative hanno sperimentato un balzo improvviso, che potrebbe essere stato provocato dalle ipotesi secondo cui i fondi pensione cinesi potrebbero entrare nel mercato. Il prezzo del greggio è sceso dagli iniziali massimi al di sopra dei 54$ al barile, con il Wti invariato a 53,98$.

Nell’Eurozona, gli spread continuano ad aumentare. In particolare, l’attenzione si concentra sulla Francia ove, nella mattinata di oggi, data l’imprevedibilità dell’esito delle elezioni presidenziali, i titoli di Stato a dieci anni hanno guadagnato 2,8 punti base per toccare un rendimento dell’1,10%, con un aumento di più di 64 punti base negli ultimi tre mesi. In Germania, l’incremento del rendimento dei titoli di Stato a dieci anni è stato di appena 26 punti base, mentre quello dei titoli italiani a dieci anni ha raggiunto i 56 punti base. L’incertezza politica all’interno e all’esterno dell’Eurozona e dell’UE e le crescenti pressioni su Draghi affinché riveda il calendario del programma di allentamento quantitativo sono i principali fattori dell’allargamento dello spread negli ultimi mesi, che va ad aggiungersi ai problemi della Bce, con l’inflazione che aumenta mentre tornano a rafforzarsi le critiche per la debolezza dell’euro.

L’indice Ifo del clima economico dell’Eurozona per il primo trimestre registra un incremento

L’indie Ifo del clima economico dell’Eurozona per il primo trimestre balza ai massimi dal 2015, salendo dall’8,2 del precedente trimestre al 17,2. Il dato sulle aspettative aumenta da 14,3 a 26,9 e l’indicatore delle condizioni attuali registra un miglioramento da 2,3 a 8,0. In qualche misura, le cifre contrastano con l’indice Sentix della fiducia degli investitori che, pubblicato nella mattinata di oggi, ha visto un calo delle aspettative, evidenziando la frattura tra l’economia reale e il sentimento degli investitori, su cui incide negativamente il rischio politico.

A febbrio, l’indice Sentix del sentimento degli investitori scende dal 18,4 dal mese precedente a 17,4. Tuttavia, il dato sulla situazione attuale segna egualmente un miglioramento, dal 16,5 di gennaio a un più che positivo 18,4. Allo stesso tempo, l’indice delle aspettative future cala dal 20,0 dello scorso mese al 14,3. Il crescente rischio politico all’interno e all’esterno dell’Eurozona e i dubbi sulla stabilità dell’UE paiono pesare sulla fiducia, contribuendo all’ampliamento degli spread.

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