Pubblicita'
Pubblicita'

L’aumento del prezzo del petrolio spinge le borse europee in rialzo nonostante il declino dell’inflazione

Da
David Becker
Pubblicato: Jun 30, 2017, 17:29 GMT+00:00

Nella giornata di venerdì, le borse dell'Eurozona si sono mosse in rialzo, dopo il declino subito a causa dei dati sull'inflazione, risultata in calo.

L’aumento del prezzo del petrolio spinge le borse europee in rialzo nonostante il declino dell’inflazione

Nella giornata di venerdì, le borse dell’Eurozona si sono mosse in rialzo, dopo il declino subito a causa dei dati sull’inflazione, risultata in calo. L’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero cinese, migliore delle aspettative, ha spinto in rialzo la borsa di Shanghai. L’effetto positivo si è propagato alle piazze europee. A giugno, l’inflazione dell’Eurozona è diminuita, mentre i dati di maggio sulla spesa per i consumi in Francia hanno registrato un miglioramento. Il Wti continua ad aumentare, muovendosi in rialzo per quattro sessioni consecutive nonostante l’inatteso incremento sperimentato dalle scorte di greggio nel corso della settimana.

Il prezzo del petrolio continua ad aumentare, con il Wti che guadagna lo 0,4% dalla chiusura di ieri. Il greggio degli Stati Uniti sale a 45,30$, ma rimane al di sotto del massimo dei 45,44$ toccato nella giornata di ieri, pari alla quotazione più elevata delle ultime due settimane. Il petrolio è stato spinto in rialzo dai dati pubblicati nella giornata di mercoledì, che hanno mostrato un declino della produzione degli Stati Uniti. Tale contrazione riflette una minore offerta di olio di scisto, la cui estrazione è notoriamente costosa.

In Cina, l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero cinese ha registrato un incremento dal 51,2 di maggio a 51,7 di giugno. Il risultato previsto era a 51,1. Il sottoindice che misura i nuovi ordini  è salito dal 52,3 di maggio al 53,1 di giugno. Il sottoindice della produzione è aumento dal 53,4 di maggio al 54,4 di giugno. Infine, sempre nella giornata di venerdì, sono stati pubblicati i dati dell’indice ufficiale dei direttori degli acquisti del settore non manifatturiero cinese, che mostrano un miglioramento dal 54,5 di maggio al 54,9 di giugno.

A giugno, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo subisce una flessione

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo dell’Eurozona ha registrato una flessione dall’1,4% annuo di maggio all’1,3% annuo di giugno. Il dato è lievemente al di sopra dell’incremento previsto dell’1,3%. L’inflazione core è salita dallo 0,9% all’1,1% annuo. La Bce si sta preparando a porre progressivamente termine alle misure espansive all’inizio del prossimo anno. Tuttavia, Draghi non intende ancora impegnarsi a ridurre gli acquisti dei titoli.

In Francia, dopo avere toccato lo 0,3% mensile a maggio, la spesa per i consumi balza all’1,0% mensile. Il dato annuo cresce dallo 0,5% all’1,3%. Con i risultati positivi delle vendite al dettaglio in Germania diffusi all’inizio della sessione, i dati sulla Francia rafforzano le aspettative sul contributo positivo dei consumi alla crescita generale.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo francese è sceso dallo 0,9% annuo di maggio allo 0,8% annuo di giugno. Il dato ha confermato le aspettative, con i prezzi che rimangono praticamente invariati nell’ultimo mese.

In Svizzera, l’indice principale dell’Istituto Kof ha superato le aspettative, salendo dal 102,0 di maggio, dato corretto al rialzo dal precedente 101,6, al 105,5 di giugno. Il risultato previsto era un più modesto miglioramento a 102,5.

Sull'Autore

Pubblicita'