Con la preoccupazione per le vicende di Trump che si riduce e la propensione al rischio che torna ad aumentare, le borse europee hanno recuperato dal
Con la preoccupazione per le vicende di Trump che si riduce e la propensione al rischio che torna ad aumentare, le borse europee hanno recuperato dal ribasso degli ultimi giorni. Già durante la sessione di giovedì, Wall Street si era mossa in rialzo, così come il Nikkei, lo Hang Seng e il Csi, che hanno registrato lievi guadagni. Al contrario, l’Asx ha chiuso in ribasso. Nel corso della settimana, le borse europee hanno seguito un andamento altalenante. Sia il Ftse 100 sia il Dax rimangono ben al di sotto dei massimi storici raggiunti all’inizio della settimana e si avviano a chiudere in negativo, ma almeno lontani dai minimi, con gli investitori che valutano il recente andamento negativo. I titoli delle compagnie minerarie e delle case automobilistiche hanno spinto gli indici in rialzo. Al contempo, le borse statunitensi salgono, così come il prezzo del greggio.
Dopo avere superato il 50$ per la prima volta dalla fine di aprile, il Wti ha guadagnato l’1,2% per raggiungere i 49,90$. Il mercato petrolifero continua a tenere conto della proroga dell’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione, che dovrebbe essere decisa al vertice del cartello previsto per il 24 maggio. Nel corso della settimana, l’aumento del prezzo del greggio è stato del 4,5%, ma rimane appena al di sopra del 7% annuo, nonostante la riduzione della produzione pari a 1,8 milioni di barili attuata dai principali paesi esportatori.
A marzo, l’avanzo di conto corrente dell’Eurozona si è ridotto. Il dato destagionalizzato è di 34,1 miliardi di euro, in calo dai 37,8 miliardi di euro di marzo. Il totale del primo trimestre è pari a 98 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 73 miliardi di euro del quarto trimestre dello scorso anno. Tuttavia, l’avanzo commerciale si è ridotto. Al contrario, il surplus dei servizi è notevolmente cresciuto. I dati non aggiustati rilevano un afflusso di investimenti diretti pari a 42,9 miliardi di euro nel mese di marzo, per un totale di 136,8 miliardi di euro nei dodici mesi fin a marzo di quest’anno. Gli afflussi di investimenti di portafogli sono cresciuti dai 409,2 miliardi di euro dei dodici mesi fino a marzo dello scorso anno a 507,0 miliardi di euro.
Negli Stati Uniti, la situazione politica continua a peggiorare. Secondo importanti membri repubblicani del Comitato del Senato per i Servizi di Informazione, Michael Flynn, già consigliere per la sicurezza nazionale, non intende dare seguito alla citazione del Senato. Flynn è al centro della vicenda sulle presunte ingerenze della Russia nell’elezione di Trump a presidente degli stati Uniti da quando è stato rimosso dall’incarico per avere mentito al vicepresidente Pence sui suoi contatti con l’ambasciata russa prima delle elezioni di novembre 2016.