Evidentemente il mercato deve aver interpretato le parole della Yellen nell’ultimo FOMC come una segnale preciso di una politica monetaria che rimarrà sì
Evidentemente il mercato deve aver interpretato le parole della Yellen nell’ultimo FOMC come una segnale preciso di una politica monetaria che rimarrà sì espansiva, ma che nel 2015 inevitabilmente comincerà ad alzare i tassi di interesse… e il 2015 è fra soli tre mesi.
La reazione del mercato è stata evidente sui segmenti medi e lunghi della curva dei rendimenti americani. Prendiamo ad esempio i rendimenti a 5 anni. Come si vede dal grafico siamo di fronte ad una tipica figura di continuazione di un trend cominciato a fine 2013 e che ora sembra tentare di prendere definitivamente la strada del rialzo. Il significato di uno strappo definitivo dei tassi Usa a 5 anni sopra quota 1.80% è evidente e dal punto di vista tecnico il prossimo target sarebbe area 2.30/2.40%.
Di riflesso il rialzo dei tassi ha coinciso con un calo dell’inflazione impennando i tassi reali e quindi zavorrando le quotazioni dell’oro.
Tra i dati interessanti della settimana ricordiamo quelli sulla vendita di case esistenti (22 settembre) e nuove (24), mentre il 25 settembre toccherà agli ordini di beni durevoli.
NUOVA STRATEGIA BCE?
Draghi parlerà davanti al Parlamento Europeo lunedì 22 settembre e sarà interessante capire la sua interpretazione al flop della prima asta TLTRO della settimana scorsa. Le banche non chiedono denaro perché questo non serve e quindi a questo punto bisogna passare velocemente alla fase successiva, ovvero riacquisto di ABS e Covered sperando che almeno questa cartuccia vada a buon fine.
Sempre in Europa questa settimana attenzione agli indici Pmi composite il 23 settembre e all’IFO tedesco il 24 settembre. Sempre in settimana attenzione al dato di massa monetaria M3 in Eurolandia il 25 settembre e alla fiducia dei consumatori tedeschi il 26 settembre.
RIAPERTE LE STAMPERIE GIAPPONESI
Il netto movimento verso l’alto di UsdJpy sopra 107/108 ha di fatto formalizzato il nuovo atteggiamento espansivo che Abe sarà costretto a tenere (e di conseguenza la Boj) per cercare di rianimare un’economia nipponica in stato sempre più comatoso e che si ritrova con deficit commerciale e inflazione in crescita con conseguente perdita di potere d’acquisto dei cittadini giapponesi. Proprio venerdì 26 settembre attenzione al dato sui prezzi al consumo.
TRADE DELLA SETTIMANA
Rimaniamo sempre sullo Yen sponda EurJpy poiché la rottura bullish confezionata nel fine settimana sa tanto di movimento destinato a proseguire nelle prossime settimane.
Come si vede dal grafico il balzo sopra la media mobile che ben aveva lavorato come resistenza negli ultimi giorni, unito alla rottura della resistenza del triangolo di continuazione in formazione da inizio 2014, di fatto formalizza un movimento bullish che potrebbe avere come obiettivo livelli ben più elevati del massimo di dicembre 2013.
A conferma del segnale tecnico che sta emergendo anche la situazione del Macd. Come si vede dalla parte inferiore del grafico, il Macd sta tagliando su scala weekly, la linea del segnale, un evento che combinato con il probabile ritorno sopra lo zero è un segnale bullish in ottica di medio periodo per EurJpy.
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