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Investire in Internet of Things (IoT) ecco come fare

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Mar 14, 2022, 13:23 UTC

Ecco come investire in Internet of Things (IoT) ed in Industrial Internet of Things (IIoT). I titoli azionari e gli ETF IoT su cui investire a portata di mano.

investire in Internet of Things (IoT)

In questo articolo:

Come investire in Internet of Things (IoT) per trarre vantaggio da un campo dell’Industria 4.0 destinato a crescere nel tempo; e come investire in Industrial Internet of Things (IIoT)?

Queste sono le domande a cui intendiamo offrire una risposta qui, fornendo un elenco di titoli azionari legati all’internet delle cose connesse in rete ed un suggerimento sui fondi negoziati in borsa che consentono all’investitore di esporsi al tema di investimento in questione.

Partiamo da una brevissima introduzione all’Internet of Things (IoT).

Cos’è l’Internet of Things (IoT)

L’Internet of things (IoT) è l’internet delle cose connesse in rete. Pensiamo alle telecamere di casa nostra collegate al nostro smarphone e alla possibilità di poter vedere cosa succede anche se ci troviamo in vacanza dall’altra parte del mondo.

I telefoni sono diventati degli apparati elettronici connessi in rete, i nostri orologi, e non dimentichiamo i frigoriferi e le lavatrici, oltre alla caldaia di casa.

Cos’è l’Internet of Things? Un mondo in cui gli apparati elettronici sono connessi alla rete internet, un mondo interconnesso che non riguarda soltanto le nostre case, le nostre auto, ma anche l’industria.

Quando si fa riferimento alle cose connesse in rete in ambito industriale, però, si parla di Industrial Internet of Things (IIoT) dove ad essere connessi sono i robot presenti sulla catena di montaggio, ed altre strumentazioni industriali da monitorare a distanza: la temperatura all’interno di una cella frigorifero, ad esempio.

Perché investire in Internet of Things?

Con l’implementazione della rete mobile 5G, anche la connessione in movimento acquisirà velocità elevatissime paragonabili a quelle della rete fissa in banda ultra larga.

Il 5G non offre solo velocità, ma anche più canali di accesso ad un numero elevato di dispositivi contemporaneamente. Questo significa che oltre allo smartphone che abbiamo in tasca, potremo collegare direttamente alla rete, attraverso il 5G, molti altri dispositivi elettronici.

Come è chiaro intravvedere, si aprono finestre di opportunità per nuovi servizi e prodotti che vedranno l’IoT al centro del cambiamento.

La smart mobility ha bisogno da un lato dell’IoT e dall’altro di una connessione mobile di nuova generazione come il 5G.

Investire in Internet of Things, quindi, significa intercettare un ampio sviluppo tecnologico che nei prossimi anni impatterà in modo significativo e positivo (si spera) sulle società occidentali e su tutte quelle che saranno in grado di attuare il cambiamento tecnologico.

Non è azzardato affermare che l’IoT e l’IIoT, contribuiranno a formare le società tecnologiche del domani.

Perché investire in Internet of Things e IIoT? Perché nel corso di questo decennio c’è crescita potenziale in vista per il portafoglio finanziario.

Azioni Internet of Things su cui investire

Dunque, vediamo quali sono le azioni Internet of Things su cui investire. Qui non riusciremo a presentarle tutte, anche perché molte delle società quotate in Borsa non si occupano soltanto di IoT ma di sviluppo di tante tecnologie, ed anche perché sono indirettamente connesse al tema di investimento anche quelle imprese che si occupano di cloud computing, di big data ed ancora di intelligenza artificiale.

  • Microchip technology Inc. (MCHP): la società produce semiconduttori e in particolare microcontrollori. Questi ultimi sono “l’anima” dei sensori per l’IoT. Inoltre MCHP produce memorie EEPROM e dispositivi per comunicazione wireless e radio frequenza. La società è stata fondata nel 1989, ha quindi una storia robusta alle spalle. Nel 2021 ha dichiarato un fatturato di 5,44 miliardi e un reddito netto di 349,4 milioni di dollari. I dipendenti sono 19.500. Ha sede in Arizona, Stati Uniti. Il titolo è cresciuto molto dopo la pandemia, per poi correggere ad inizio 2022 come tutto il comparto tecnologico.
  • Wipro Ltd (WIT): Wipro Technologies è una multinazionale indiana operante nel più ampio settore dell’ICT (Information and Communication Technology), ha sede a Bangalore dove è stata fondata nel 1945. Si occupa di hyper-automation, robotica, cloud, sicurezza informatica e di tecnologie emergenti. La multinazionale può contare su 220 mila dipendenti. L’azienda è presente in moltissimi settori industriali, dalla difesa e aerospazio ai dispositivi medicali, elettronica di consumo e semiconduttori, risorse naturali e automotive tra le altre. Il titolo ha guadagnato valore in modo significativo dopo la pandemia, tuttavia, ad inizio 2022 è entrata in una fase di correzione.
  • Microsoft Corporation (MSFT): altra società multinazionale impegnata nell’Internet of Things è Microsoft. La società di Redmond (USA), ha sviluppato Azure IoT, una piattaforma digitale parte integrante di Azure, con cui i clienti possono creare comunicazioni sicure tra le proprie applicazioni IoT e i device che gestiscono. “Azure IoT Hub fornisce una soluzione cloud-hosted back-end per collegare virtualmente qualsiasi dispositivo” fisico.
  • Seco (IOT): il ticker di Seco spa dice già tutto: IOT. Società italiana fondata nel 1979, non ha nulla da invidiare ad altre realtà internazionali. La società è specializzata in particolare nella progettazione di hardware e di software industriali per l’IIoT. La società sviluppa microcomputer embedded, sistemi integrati e soluzioni per l’internet delle cose connesse in rete. La multinazionale, con sede principale ad Arezzo e numerose filiali nel mondo, realizza soluzioni medicali, per l’aerospazio e la difesa, per il wellness e il vending. Clea è la piattaforma as a service (PaaS) proprietaria con cui Seco fornisce ai clienti servizi e soluzioni per le applicazioni IoT. Il titolo si è apprezzato notevolmente nel terzo trimestre del 2021 per poi avviare una fase di correzione nei primi mesi del 2022.

La lista di società quotate in Borsa su cui investire per esporsi all’Internet of Things non si esaurisce qui, potremmo infatti aggiungere molte altre società come Eurotech. Ma passiamo ora agli ETF IoT, i quali permettono una esposizione più ampia e diversificata sul tema di investimento.

ETF Internet of Things (IoT)

Gli ETF tematici sono utilissimi per esporsi a determinate nicchie di investimento, e gli ETF Internet of Things (IoT) non fanno eccezione.

Tra questi ne citiamo uno che troviamo quotato alla Borsa di Milano, è il Global X Internet of Things UCITS ETF, che ha un suo simile anche al Nasdaq (SNSR). L’ETF IoT quotato a Piazza Affari si distingue con il ticker SN5R.

Il fondo a gestione passiva è collegato all’indice Indxx Global Internet of Things Thematic v2. L’ETF IoT include un portafoglio di titoli costituito dai titoli dell’indice, ma anche da ricevute di deposito americane (ADR) e ricevute di deposito globali (GDR), sempre e comunque basate sui titoli dell’indice a cui l’ETF è legato.

L’ETF ha come scopo “fornire un’esposizione alle società quotate in borsa nei mercati sviluppati che favoriscono il settore dell’Internet delle cose, comprese le società coinvolte nella tecnologia indossabile, nell’automazione domestica, nei sensori connessi della tecnologia automobilistica, nell’infrastruttura/software di rete, nei contatori intelligenti e nei dispositivi di controllo dell’energia”.

L’ETF SN5R è classificato con livello rischio 6 su una scala di 7. Non sono previste spese di sottoscrizione o rimborso, la spesa annuale è dello 0,60%. Non sono previste spese legate al rendimento.

Nell’ETF Internet of Things troviamo incluse società come:

Concludendo

La futura espansione dell’IoT e dell’IIoT non dovrebbe essere messa in discussione. Certamente non tutti i titoli qui elencati potrebbero offrire le migliori performance cercate e desiderate.

Tuttavia, la guida dedicata all’investimento in Internet of Things qui proposta serve come punto di partenza per una più ampia ricerca di società impegnate nell’IoT e, come spiegato nell’articolo, non necessariamente si tratta di aziende completamente focalizzate su questo campo dell’Industria 4.0.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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