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Inflazione da rincaro materie prime: destinata a sgonfiarsi entro 2022

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jul 7, 2021, 07:19 UTC

L'inflazione da rincaro delle materie prime è destinata a sgonfiarsi entro 2022 secondo l'analisi realizzata da Goldman Sachs.

materie prime

Secondo l’analista di Goldman Sachs, Ronnie Walker, l’inflazione portata su in particolare negli Stati Uniti dalle materie prime ha già distribuito tutti gli effetti e non ci sarebbe da attendersi ulteriori severi aumenti di prezzo dei beni al consumo finali.

L’analista fa notare che a differenza delle esplosioni dell’inflazione degli anni 1970, negli ultimi decenni gli aumenti di prezzo repentini delle materie prime che pure ci sono stati non hanno mai portato ad un trasferimento dei rincari sull’inflazione a lungo termine: complice, forse, anche il cambio della politica monetaria in questi decenni che ha agito diversamente sull’inflazione rispetto a quegli anni.

I prezzi delle materie prime da inizio pandemia

Come fa notare la ricerca di Goldman Sachs, riportata da Financialounge, da inizio pandemia il prezzo del legno è balzato di ben il +83% rispetto ai livelli precedenti la crisi pandemica, mentre i prezzi dei metalli industriali sono cresciuti del +42% e i prezzi delle materie agricole sono balzate del +36%, ed ancora, quelli degli energetici del +20%.

Questi aumenti hanno ovviamente impattato i prezzi dei beni al consumo, in Italia lo sperimenteranno i cittadini sulle prossime bollette dell’energia elettrica e del gas, che hanno subito aumenti tra il +9% e il +15%. E per quanto riguarda il prezzo del barile di petrolio basta dare una occhiata ai prezzi di benzina e diesel alla pompa per accorgersi della differenza rispetto allo scorso anno.

Inflazione da materie prime, rincaro già avvenuto?

Quindi l’analisi condotta dagli analisti della banca statunitense conduce alla conclusione che il vistoso rincaro delle materie prime, l’effetto sui beni lo hanno già manifestato e non sono attesi eccessivi ulteriori rincari.

L’indice PCE core, che negli USA viene monitorato per controllare le spese sui consumi personali, è già aumentato di 60 punti base e nello scenario peggiore potrebbe aumentare ancora fino a 80 punti base, con uno scenario intermedio a 75 punti base di aumento.

Quel che si fa notare, infatti, è che un aumento dell’inflazione vi è stato certamente, ma è anche vero che nel corso del 2020, e in particolare durante la prima chiusura delle economie (primavera 2020), i prezzi delle materie prime erano crollati in modo consistente abbassando di conseguenza anche i prezzi dei beni al consumo (energia, carburanti, ecc.).

Inflazione da materie prime nel 2022

Ecco che si giunge al 2022, anno in cui si spera di avere già assistito ad una robusta ripresa delle economie.

Nello scenario ipotizzato da Goldman Sachs l’inflazione dovrebbe scendere tra i 25 punti base ed i 35 punti base. Ciò dipenderà dallo scenario che si materializzerà nel 2021.

Il ciclo di rialzo delle materie prime è visto quindi simile a quello che negli ultimi decenni si è già ripetuto: gli effetti del tasso di crescita dei prezzi delle materie prime sull’inflazione sono destinati ad affievolirsi nel corso del tempo.

Tuttavia i metalli rari e minori, necessari alla transizione energetica, potrebbero seguire un trend di crescita di lungo periodo del tutto diverso dal comparto di riferimento.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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