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Il greggio sotto pressione in vista del vertice dell’Opec di oggi. Il petrolio guadagna più dell’8%

Da:
David Frank
Pubblicato: Nov 30, 2016, 17:32 UTC

Nella mattinata di oggi, a seguito delle ipotesi su un accordo dell'Opec per la riduzione della produzione, il petrolio è aumentato di più del 5%. Il

Il greggio sotto pressione in vista del vertice dell’Opec di oggi. Il petrolio guadagna più dell’8%

Nella mattinata di oggi, a seguito delle ipotesi su un accordo dell’Opec per la riduzione della produzione, il petrolio è aumentato di più del 5%. Il ministro del Petrolio dell’Algeria ha dichiarato di essere certo al 99% che i membri dell’Opec giungeranno a un’intesa nella giornata di oggi. Tali affermazioni hanno spinto il prezzo del greggio in rialzo.

Nella mattinata di oggi, i mercati dell’Asia-Pacifico hanno seguito un andamento vario, con i titoli energetici sotto pressione di vendita a causa della diminuzione del prezzo del petrolio nella notte. L’attenzione degli investitori si concentra sul vertice che l’Opec terrà a Vienna nella giornata di oggi.

In Giappone, il Nikkei 225 ha chiuso invariato, mentre, in Corea del Sud, il Kospi Composite ha guadagnato lo 0,26%. In Australia, lo S&P ASX 200 ha ceduto lo 0,31%, trascinato dai titoli delle imprese minerarie e dal sottoindice dei materiali, che ha perso il 2,3%. Il sottosettore dell’energia ha seguito il declino del prezzo del petrolio, scendendo dell’1,45%.

A Hong Kong, lo Hang Seng è salito dello 0,08% e, in Cina continentale, i mercati si sono mossi in lieve ribasso. Nella mattinata di oggi, lo Shanghai Composite ha ceduto lo 0,2% e lo Shenzhen Composite ha perso lo 0,1%.

Nella notte, il prezzo del petrolio è diminuito di circa il 4% a causa della nuova ondata di pessimismo che circonda il raggiungimento di un accordo sulla riduzione della produzione da parte dell’Opec. Nella mattinata di oggi, il prezzo del greggio si muove in positivo, con un rialzo dell’1,78%. Il Brent guadagna, invece, l’1,80%. I ministri del Petrolio di 14 membri dell’Opec si riuniranno a Vienna e vi sono segni di spaccatura in seno al cartello. Un accordo, se verrà raggiunto, dovrebbe essere annunciato nel corso della giornata.

Tale situazione pone sotto pressione i titoli energetici sui mercati dell’Asia-Pacifico. Le azioni di Santos hanno perso più dell’1%. Oil Search ha ceduto l’1,6% e Woodside Petroleum è scesa di più del 2,3%. In Giappone, Fuji Oil ha perso più dell’1,3%. In Corea del Sud, S-Oil ha ceduto circa l’1,29%. I titoli energetici quotati alla borsa di Hong Kong si sono mossi in gran parte in ribasso.

Per quanto concerne il mercato valutario, nella mattinata di oggi, il dollaro si è nuovamente mosso in ribasso nonostante la correzione al rialzo del Pil del terzo trimestre degli Stati Uniti e i dati sulla fiducia dei consumatori, risultati migliori delle aspettative. Tuttavia, l’apprezzamento del dollaro non pare ancora concluso.

La seconda lettura del Pil del terzo trimestre degli Stati Uniti registra un tasso annuale del 3,2%. Il dato segna una correzione al rialzo dell’originario 2,9%. La fiducia dei consumatori è al 101,1%, superiore alle aspettative.

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